ASSEMBLEA CISL, FURLAN: “APRIAMO AI GIOVANI, AMPLIAMO LA RAPPRESENTANZA”

ASSEMBLEA CISL, FURLAN: “APRIAMO AI GIOVANI, AMPLIAMO LA RAPPRESENTANZA”

La Cisl aveva “avvertito da tempo il bisogno di cambiare” ed ora esce “rafforzata” dai quattro giorni di conferenza organizzativa. Spiega Annamaria Furlan “fare il sindacato nuovo” significa allargare la rappresentanza: il suo intervento conclusivo ha battuto sul ricambio generazionale e sul nuovo protagonismo che i giovani avranno nella confederazione.

“Nel Paese per qualunquismo, speculazioni e bisogno politico preciso, il sindacato viene rappresentato come qualcosa di superato, di egoista, di rappresentativo di chi sta meglio di altri. Vogliamo sfidare tutto questo e dire che noi – ha aggiunto – stiamo cambiando, perche’ vogliamo includere per rendere protagonisti gli uomini e le donne del futuro”. Un sindacato inclusivo e che allarga la rappresentanza , ha spiegato la segretaria generale della Cisl, e’ quello che mette al centro i giovani, le donne, gli immigrati, i precari, ed agisce per “creare le condizioni di un futuro migliore a partire dai piu’ deboli”. L’obiettivo del percorso avviato con la conferenza organizzativa, che proseguira’ nel consiglio generale e poi nel congresso, e’ di fissare negli organismi sindacali delle quote riservate ai giovani, alle donne, agli immigrati.

“Andiamo avanti con grande determinazione – ha dichiarato Furlan dal palco del Palacongressi – abbiamo avuto dei mandati precisi che aiuteranno ad ogni livello la Cisl su questo sentiero, da percorrere con coscienza, responsabilita’ e anche gioia”. La Cisl vuole quindi offrire al Paese, ha sottolineato, un modello di cambiamento che “mette al centro l’uomo e la donna” e “la qualita’ della vita delle persone, il diritto di sperare di avere un futuro migliore”. “Nei quadri – ha fatto notare Furlan – abbiamo un buco generazionale dai 30 ai 45 anni che dobbiamo assolutamente recuperare. Non possiamo saltare una generazione. Non abbiamo moltissimo tempo e dobbiamo partire gia’ oggi”; “vogliamo – ha precisato – che i giovani siano protagonisti delle scelte strategiche della Cisl”. Il sindacalista della Cisl, ha spiegato Furlan, deve mettere al centro della sua azione il cuore: significa accogliere chi ha bisogno con un sorriso e molta disponibilita’, senza tralasciare la professionalita’. “Vogliamo creare un sentimento di dialogo, di reciprocita’, di speranza. E’ quello che ci chiedono i giovani”. Ma i fatti drammatici avvenuti a Parigi impongono anche grande serieta’ e responsabilita’ – ha sostenuto Furlan – e la Cisl vuole affrontare il futuro vivendo il presente “con responsabilita’ straordinaria”.

Nel documento conclusivo della prima commissione si legge che per l’aumento della rappresentanza di genere la segreteria e’ impegnata a formulare una proposta di modifica del regolamento “per rafforzare le quote di rappresentanza nel consiglio nazionale confederale, nei consigli regionali/interregionali confederali, nei consigli generali di Ust e nei consigli generali di federazione e a tutti i livelli”. Per quanto riguarda la rappresentanza della componente migrante la proposta e’ di assicurare nel consiglio generale nazionale confederale, la presenza del presidente e del vice presidente dell’Anolf e a livello di federazione di categoria nei consigli generali una percentuale proporzionale a quella degli iscritti. Infine per il riequilibrio generazionale, l’indicazione e’ di fissare nel regolamento attuativo dello statuto delle quote di rappresentanza dei giovani under 35 negli organismi delle strutture orizzontali e di categoria a tutti i livelli.

Poi l’impegno della Cisl a creare una associazione in grado di dare visiblita’ e rappresentanza politica ai liberi professionisti con partita Iva iscritti alla gestione separata Inps. Il documento conclusivo della prima commissione propone infatti la realizzazione di una associazione che possa favorire l’accesso a servizi dedicati (fiscali, previdenziali, sanitari, di accesso al credito) servizi di assistenza allo start up e di estensione delle attivita’ di tutela individuale. Le piattaforme contrattuali dovranno negoziare – spiega Furlan – una “flessibilta’ compatibile con le esigenze di vita delle persone – si legge nel documento conclusivo approvato dalla conferenza – fino a rendere complementare la stessa contrattazione individuale assistita, includendole all’interno di un sistema di tutele che deve continuare ad essere collettivo “.

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