CIPE, INSORGE LA FILCA SARDEGNA: “PER LA NOSTRA REGIONE NON C’E’ NIENTE”

CIPE, INSORGE LA FILCA SARDEGNA: “PER LA NOSTRA REGIONE NON C’E’ NIENTE”

“Attendiamo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’esito della riunione del Cipe di ieri per esprimere un giudizio definitivo, ma da una prima lettura del documento diramato sembrerebbe che per la Sardegna non c’è niente”. Lo dichiara Giovanni Matta, segretario generale della Filca sarda.
“Dopo il vuoto del decreto Sblocca Cantieri – prosegue Matta – i deliberati del Cipe rappresentano l’ennesima delusione. La crisi dell’edilizia sarda pare non essere colta nella sua durezza. Aver perso 30mila posti di lavoro negli ultimi dieci anni evidentemente non costituisce un motivo che merita la giusta attenzione da parte del governo nazionale. Del fatto che siamo la terzultima Regione in Italia per dotazione infrastrutturale, negli uffici romani non se ne curano proprio. Le opere da completare sono tantissime, ne cito solo alcune:  la diga Cumbidanovu, l’adeguamento della SS131 Carlo Felice, il raddoppio ferroviario sulla tratta San Gavino/Oristano, oltre ad interventi per la viabilità statale ed il miglioramento della rete ferroviaria. Credo che sia giunto il momento di dire basta. Come sindacato, nel recente periodo, abbiamo fatto tutto il necessario, con le mobilitazioni che siamo riusciti a mettere in campo, per richiamare l’attenzione delle Istituzioni, nazionali e regionali, sulle difficoltà che sta interessando il mondo edile sardo. Le risposte romane non ci soddisfano. Chiediamo alla Giunta Regionale di reagire. E di reagire in modo deciso. Il lavoro edile sardo merita ben altra attenzione e necessità di risposte adeguate”, conclude il segretario generale della Filca Sardegna.
 

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