“La tragedia di Brindisi è un’Inaccettabile violenza contro i giovani, la formazione, il futuro. Gridiamo il nostro NO all’uccisione di giovani innocenti. Esprimiamo la nostra solidarieta’ ai familiari della vittima e a tutti i feriti e chiediamo una forte reazione di tutta la società”.
Lo ha detto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl commentando l’attentato avvenuto questa mattina nella città pugliese.
“Chiediamo alle forze dell’ordine e alle istituzioni di fare presto piena luce sull’episodio perche’ e’ inquietante il possibile collegamento con la criminalita’ organizzata; le mafie non rispettano la vita e vogliono sottomettere la Societa’ intimorendo le persone. La nostra attenzione e il nostro NO sono rivolti anche alla alla sottovalutazione dell’uso della violenza come surrogato alla protesta sociale.
Le violenze di questi giorni – prosegue Pesenti – cercano di strumentalizzare la difficile situazione sociale ed economica. Dobbiamo reagire con la ricerca della coesione, del bene comune; serve responsabilita’ e l’impegno di tutti, solo il rispetto della vita e delle persone puo’ garantirci legalita’, benessere e convivenza”, ha concluso il leader della Filca.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Progetto San Francesco, con una nota a firma di Battista Villa e Alessandro De Lisi, presidente e direttore del centro studi sociali contro le mafie.
“L’attentato bestiale e inaccettabile di Brindisi rivela come la criminalità sia assolutamente in grado di usare la violenza in ogni momento e ovunque come strumento di consenso sociale. Questa volta occorre comunque reagire con forza e pubblicamente, anche se non dovrebbe essere mafia. Resta il fatto che le coincidenze per le cosche non esistono, e il fatto che tale strage si avvenuta ai cancelli della scuola dedicata a Falcone e Morvillo, a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, rivela una preoccupante e nuova scelta nella strategia della tensione. Il nostro abbraccio alle famiglie delle studentesse uccise, e subito verità e giustizia. Il Progetto San Francesco – dichiarano Battista e De Lisi – invita tutti i protagonisti sociali e del lavoro ad aumentare l’impegno e le azioni economiche e culturali contro le mafie per illuminare questa terribile notte della Repubblica in cui il Paese sembra immobilizzato”.