CERMENATE, DOMANI LA CONSEGNA DELLA VILLA CONFISCATA ALLA ‘NDRANGHETA

CERMENATE, DOMANI LA CONSEGNA DELLA VILLA CONFISCATA ALLA ‘NDRANGHETA

Cermenate 7 maggio
Cermenate 7 maggio

Si terrà domani, sabato 7 maggio a Cermenate, in provincia di Como, l’assegnazione ufficiale al “Progetto San Francesco” e a “Jus Vitae” della villa confiscata alla ‘ndrangheta nel 2007. Nella sede nascerà un centro di alta formazione contro le mafie dedicato a Giorgio Ambrosoli, l’avvocato assassinato dalla mafia a Milano l’11 luglio del 1979. L’iniziativa, voluta dalle organizzazioni regionali lombarde e siciliane di Cisl, e Filca e dalle organizzazioni lombarde di Fiba e Siulp, in collaborazione con il comune di Cermenate, inizierà alle 10 in via Di Vittorio per poi spostarsi presso la palestra Malacarne di via Montale.
La giornata di lavoro, dal titolo “Riparatori di giustizia” (una citazione di Don Lorenzo Milani) vedrà la partecipazione del ministro dell’Interno Roberto Maroni, di Mauro Roncoroni, sindaco della cittadina comasca, di Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, di Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, di Felice Romano, segretario generale del Siulp, di Antonio Garau, presidente dell’associazione “Jus Vitae”, di Umberto Ambrosoli, avvocato e figlio di Giorgio e dei segretari generali delle strutture coinvolte nel Progetto. I lavori saranno introdotti da Domenico Pesenti e Giuseppe Gallo (segretari generali di Filca e Fiba) e coordinati da Alessandro De Lisi.
Il “Progetto San Francesco” è un percorso organizzato dalla Filca-Cisl nazionale, unitamente ad alcune strutture regionali, che ha visto un notevole impegno nella promozione della cultura della legalità e della giustizia attraverso un dialogo di conoscenza e formazione tra sindacato, istituzioni, forze dell’ordine, enti ispettivi del lavoro, Inps ed Inail. Il Centro di alta formazione contro le mafie è il primo in Europa, ed è costituito dai fondatori del Progetto San Francesco (Filca, Fiba, Siulp), dall’associazione Jus Vitae e dal comune di Cermentae. Nella villa sarà allestita una mostra permanente ed interattiva sulla storia della lotta alla mafia nel novecento, una biblioteca popolare sul tema delle mafie e sui diritti umani, oltre ad una programmazione di conferenze e convegni.
Per Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, “lo spirito che anima il progetto San Francesco e le innumerevoli iniziative organizzate, compresa quest’ultima, della quale siamo davvero orgogliosi, della creazione di una scuola di alta formazione contro le mafie dimostrano che la Filca non è una forza di pura applicazione delle regole, ma una forza di cambiamento sociale. Se vogliamo fare bene il sindacato non dobbiamo pensare solo al luogo di lavoro e alla busta paga ma alla società. La mafia tende ad invadere la sfera delle libertà e la democrazia, sbaglia chi la ritiene solo un problema economico. E’ importante che ci si muova tutti insieme, perché la nostra presenza ed una forte azione di prevenzione ci permettano di contrastare la criminalità con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
Per l’avvocato Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, “nel sindacato si possono sviluppare gli strumenti in grado di ‘vedere prima’ che si materializzino e si radichino i clan. Queste intuizioni possono impedire il processo di radicamento della mafia a danno dei più deboli”.
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