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CENTRALE "EN PLUS" DI SAN SEVERO, PER LA COSTRUZIONE BISOGNA SALVAGUARDARE TUTTI I POSTI DI LAVORO

CENTRALE "EN PLUS" DI SAN SEVERO, PER LA COSTRUZIONE BISOGNA SALVAGUARDARE TUTTI I POSTI DI LAVORO

In merito ai lavori di costruzione della centrale “En Plus” turbogas, a ciclo combinato, a San Severo (contrada Ratino), intervengono le segreterie provinciali della Filca Cisl e della Fim Cisl. “Dopo aver inutilmente posto la questione ai responsabili aziendali, queste organizzazioni sindacali hanno sostenuto – riferiscono Filca e Fim – lo stato di agitazione spontaneo proclamato dai lavoratori edili e metalmeccanici, nelle giornate di lunedì 15 e martedì 16 marzo. Tale mobilitazione deriva dalla mancanza di corrette relazioni sindacali e dall’assenza di garanzie riguardo alla salvaguardia dei posti di lavoro delle maestranze del territorio. Il sindacato sostiene, da sempre – rilevano Filca e Fim – la parità di condizioni fra tutti i lavoratori e condanna ogni discriminazione nei luoghi di lavoro, proprio per questo non può consentire politiche aziendali che pregiudichino i diritti dei lavoratori del territorio. Pertanto, è ingiustificabile la scelta di una delle principali aziende (Landi), impegnate nei lavori svolti sotto la responsabilità e la vigilanza della General Construction, di utilizzare esclusivamente manodopera proveniente dalla Polonia, giustificandosi con la super-specializzazione che questa manodopera straniera avrebbe a differenza di quella del nostro territorio”. 
Secondo Filca e Fim, “si tratta di una motivazione pretestuosa, con la quale si cerca, in realtà, di nascondere ragioni di stretta convenienza e risparmio sul costo del lavoro, che non possono essere assolutamente tollerate, per i lavoratori edili e metalmeccanici, sia italiani che stranieri. In questa direzione, è fondamentale garantire la continuità dei numerosi contratti in scadenza, assicurando – sottolineano Filca e Fim – la priorità alla riconferma dei lavoratori già impiegati del territorio di San Severo e dell’indotto. Tutto ciò al fine di evitare – continuano i sindacati – un negativo turn over che non assicura la migliore organizzazione e sicurezza del lavoro né la parità di trattamento economico, ma determina una sorta di guerra tra poveri, con un conseguente clima di tensione sociale e preoccupazione tra tutte le maestranze”. Pertanto, le segreterie della Filca e della Fim di Capitanata, dando seguito all’incontro tenutosi in data 16 marzo, nel quale l’azienda ha manifestato disponibilità a considerare i rilievi del sindacato, “continueranno a mantenere alto il livello di impegno ed attenzione sindacale sull’importante vertenza, a partire dai prossimi incontri con l’azienda”.

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