“Il vertice di questo pomeriggio al ministero dello Sviluppo Economico è servito a rimettere il treno sui binari, in una trattativa che sembrava volgere al peggio. Ora ci aspettiamo dal Gruppo Caltagirone un impegno serio e responsabile per i lavoratori Cementir e Sacci, a partire dalla presentazione di un Piano industriale concreto e realmente in grado di rilanciare l’azienda”. Lo hanno dichiarato le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, al termine dell’incontro al Mise.
“Lo sciopero totale di venerdì scorso è stato un segnale fortissimo per il gruppo – proseguono – così come la presenza, oggi, davanti al Mise, di centinaia di lavoratori giunti da tutta Italia, che hanno nuovamente scioperato. A partire dall’annuncio dei 260 esuberi l’azienda ha latitato; ora è davvero arrivato il momento di un confronto responsabile sul futuro di questi lavoratori, per i quali, come ha assicurato anche il viceministro Teresa Bellanova, si valuteranno tutte le possibilità offerte dagli ammortizzatori sociali”.
“Gli incontri già fissati con l’azienda il 2 e il 7 novembre prossimo, e il nuovo vertice al Mise in programma il 14, saranno le occasioni per dare risposte certe ai lavoratori e per porre le basi per il rilancio del Gruppo, in tutti i siti produttivi”, hanno concluso le tre sigle.