Mancato accordo per salvare dal licenziamento i 71 lavoratori della Cementir Sacci di Castelraimondo (Macerata): è l’esito dell’incontro di questa mattina, a Palazzo Raffaello, tra Regione, responsabile del personale e sindacati di categoria. “L’ azienda non ha ascoltato nessuna richiesta per salvare il lavoro e la produttività del cementificio”, affermano con rabbia e delusione Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal Uil. Avevamo proposto di prorogare di ulteriori 15 giorni il confronto sulla procedura di mobilità in scadenza a fine mese per continuare un confronto costruttivo; la Regione avrebbe garantito risorse per finanziare altri 3 mesi di cassa con l’obiettivo di traghettare l’azienda fino all’eventuale ripresa della produzione. Ora l’indisponibilità dell’azienda porterà dal 3 ottobre ai primi licenziamenti . Nel pomeriggio di domani, 27 settembre, informeremo in assemblea i lavoratori. In tanti anni di sindacato non avevamo mai visto un mancato accordo di questa natura”. I sindacati ora si aspettano che la Regione mantenga l’impegno di far bonificare, dalla Cementir Sacci del Gruppo Caltagirone, lo stabilimento di Castelraimondo (MC).