Nello stabilimento Cementir di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, è in corso uno sciopero a tempo indeterminato. È la risposta dei sindacati Filca-Cisl, FenealUil, Fillea-Cgil ai vertici dell’azienda, che hanno fatto partire le lettere di licenziamento per 23 dipendenti dello stabilimento. “Ancora nulla di fatto per gli esuberi Cementir e l’azienda procede con i licenziamenti, grave atto non solo verso i lavoratori ma anche verso le Istituzioni che si adoperano per il buon fine della vertenza”, hanno scritto i sindacati in una nota unitaria. “I lavoratori riuniti in assemblea, con le Rsu e le segreterie provinciali dei sindacati, giudicano grave l’atteggiamento dell’azienda volto a colpire i lavoratori invece di trovare soluzioni. I dirigenti dell’azienda non vogliono attendere gli sviluppi della richiesta di commissariamento del consorzio Cociv e concordare nuovamente la ricollocazione degli esuberi”.
“Si tratta di un irrigidimento grave e provocatorio – ha dichiarato il segretario nazionale della Filca Salvatore Federico – e conseguentemente, anche per far cambiare atteggiamento all’azienda, le Rsu unitamente alle organizzazioni sindacali hanno indetto questo sciopero a tempo indeterminato con un’assemblea permanente, che possa consentire ai lavoratori e ai sindacati di valutare in continuo la situazione, auspicando una modifica degli atteggiamenti aziendali per riprendere la trattativa e trovare le giuste soluzioni per tutti i lavoratori occupati”.
Nel frattempo è stato convocato per il prossimo 6 febbraio il coordinamento unitario Cementir nazionale, che si terrà a Roma. Una futura iniziativa nazionale potrà tenersi in Piemonte, come chiesto dai sindacati territoriali.