CONFINDUSTRIA: L’ITALIA RESTA IN RECESSIONE
Per il Centro studi il ritorno alla crescita ci sarà soltanto nel 4° trimestre del 2013, e non nel 2° come annunciato solo poco tempo fa.
Per il Centro studi il ritorno alla crescita ci sarà soltanto nel 4° trimestre del 2013, e non nel 2° come annunciato solo poco tempo fa.
Il 23 gennaio 2013 la Fetbb, Federazione europea dei lavoratori del settore del legno e dell’edilizia, ha organizzato una mobilitazione per chiedere all’UE di agire fermamente nel campo dei salari, delle condizioni di lavoro e della protezione sociale.
Oltre un milione di dipendenti tra gli over 34 è a termine. E l’Istat nel terzo trimestre registra 1 milione 596mila scoraggiati, coloro che non sono più a caccia di un impiego perchè ritengono di non riuscire a trovarlo.
Quasi 40 mila i siti in Italia che necessitano di bonifica secondo le cifre presentate alla Conferenza nazionale in corso a Venezia. Giacomassi, Cisl: “Serve un fondo per ricerca e sostegno delle vittime”.
Stanziati dal governo 2,1 miliardi di euro. Più forza alla contrattazione di secondo livello. Bonanni: “Siamo riusciti a definire quello che serve per ridare slancio al Paese”. Solo la Cgil si chiama fuori
La Fetbb, presieduta da Domenico Pesenti, ha lanciato una campagna per fermare questo fenomeno in crescita, anche attraverso l’istituzione di una banca dati e di un sito web dove registrare casi concreti di sfruttamento dei transfrontalieri e distacchi irregolari.
Ecco perché è ancora più importante che venga raggiunto un accordo tra l’Esecutivo e le parti sociali. La Cisl ha già formalizzato alle associazioni imprenditoriali la propria adesione e sottoscrizione
Per Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl, “l’istituto contrattuale più trattato resta il salario, presente nel 48% degli accordi di secondo livello mentre appare in leggero regresso nel 2011″.
Per la Cisl il documento è pienamente in linea e coerente con quanto è stato definito nella lunga e complessa trattativa tra tutte le associazioni imprenditoriali ed i sindacati. “Questo accordo – ha detto Bonanni – rappresenta certamente una iniezione di fiducia ed un segnale positivo per il Paese, per i lavoratori e per le imprese”.