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Catania, l’operaio licenziato scende dalla gru

Catania, l’operaio licenziato scende dalla gru

Catania
Pisanu (Cisl): impegno dell’azienda a ritirare il provvedimento
Svolta positiva nella vicenda dell’operaio edile licenziato dall’azienda Saiseb a Catania. Carmelo Cannavò, 47 anni, per quasi tre giorni era rimasto, per protesta, sopra ad una gru in cantiere, sospeso a 40 metri da terra. Ieri nel tardo pomeriggio, dopo un intenso pressing del sindacato, l’intervento del presidente della Provincia regionale etnea, Raffaele Lombardo e del prefetto di Catania, Anna Maria Cancellieri Peluso, l’azienda ha preso l’impegno di ritirare il provvedimento. E finalmente Carmelo Cannavò, delegato della Filca Cisl presso la ditta, è sceso dalla gru che è stata la sua casa per quasi tre giorni. Giorni molto impegnativi per Salvatore Leotta e Gavino Pisanu, rispettivamente segretari generali Cisl e Filca di Catania, che avevano definito “un attacco al sindacato” il licenziamento per presunta insubordinazione di Carmelo Cannavò. Anche Gavino Pisanu, ieri, si era unito alla protesta salendo per qualche ora sulla gru, per accertarsi dello stato di salute di Cannavò che aveva, dopo le notti insonni e la mancanza di cibo ed acqua, accusato un malore. “Sono voluto salire – aveva detto Pisanu – sia per solidarietà con Cannavò sia per tranquillizzarlo. Sono contento perché successivamente sono arrivati anche viveri e acqua”. Il segretario Filca, dopo essere sceso, aveva ribadito la convinzione che il licenziamento fosse strettamente collegato all’attività di rappresentante sindacale intrapresa da Cannavò, il quale aveva iniziato a denunciare le precarie, se non assenti, condizioni igienico-sanitarie del cantiere (niente mensa ed un solo bagno per 55 lavoratori), ma soprattutto l’inadempienza delle basilari norme di sicurezza sul lavoro. “Si è trattato, a nostro avviso – aveva detto Salvatore Leotta – del terzo attacco a rappresentanti sindacali dei lavoratori in un solo mese”. Il cislino aveva anche reso noto che un rappresentante della sicurezza, occupato presso il modulo M5 della St.Microelectronics di Catania, era stato spostato di recente da un reparto ad un altro proprio perché avanzava richieste in merito alla sicurezza. “La Saiseb, impresa appaltatrice per il Policlinico universitario – secondo Leotta – si è rivelata, almeno fino a questo momento, controparte tetragona e ottusa. Oltre a violare le norme igieniche e di sicurezza ha umiliato il ruolo del sindacato nei cantieri. In questa città – ha concluso – sta venendo a mancare l’equilibrio tra mondo del lavoro e quello dell’impresa. E’ dovere di tutti, soprattutto delle istituzioni lavorare per ricomporlo o gli scontri saranno a livello sempre più alto”. Il presidente della Provincia regionale di Catania, Raffaele Lombardo si era recato ieri nel cantiere per continuare la mediazione. Successivamente all’impegno preso dall’azienda di ritirare il licenziamento e alla discesa dell’operaio dalla gru è iniziato, in serata, un incontro in Prefettura con sindacati, azienda e istituzioni per concludere definitivamente la vicenda.

Cecilia Augella

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