CATANIA, 90 EDILI A CONTATTO CON LA FLUORO-EDENITE

CATANIA, 90 EDILI A CONTATTO CON LA FLUORO-EDENITE

Si chiama fluoro-edenite, è presente nelle rocce laviche ed è un minerale fibroso di colore giallo intenso, le cui polveri sottili possono determinare effetti simili a quelli provocati dall’amianto. Ne è ricchissimo il territorio di Biancavilla, paese di 23mila abitanti alle pendici dell’Etna. Qui negli ultimi 20 anni si sono registrati 40 decessi per mesotelioma pleurico, un numero 5 volte maggiore rispetto alla media nazionale. E proprio nel territorio di Biancavilla 90 lavoratori della Fce Scarl stanno realizzando una galleria nell’ambito del completamento della rete metropolitana di Catania.
“Abbiamo cercato il coinvolgimento di tutti i soggetti – dichiara Gavino Pisanu, segretario generale della Filca-Cisl di Catania – a partire dai ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti fino al Servizio sanitario nazionale. Stiamo cercando risposte certe ai quesiti legittimi di questi 90 lavoratori”. I lavori sono iniziati nel 1992, e tra blocco dei cantieri e vicissitudini varie non sono ancora stati completati. La scoperta della sostanza pericolosa, però, è avvenuta solo 5 anni più tardi, nel 1997. “Al momento della scoperta – osserva Pisanu – erano già stati scavati 1000 dei 2500 metri previsti. Si è subito corso ai ripari: la Usl 3 ha avviato un corso ad hoc per gli operai, che sono stati dotati di speciali e complessi dispositivi di protezione individuale. Abbassare la mascherina anche solo un istante può essere fatale. Dopo ogni turno di lavoro – spiega il sindacalista – gli operai passano per una unità di decontaminazione dotata di 4 comparti: per svestirsi degli indumenti usa e getta di protezione, depositati in appositi sacchi, per la doccia, per liberarsi di stivali e mascherina e per rivestirsi”. Accorgimenti che non sono sufficienti a tranquillizzare i lavoratori, per i quali la Filca si è attivata con la richiesta di disposizioni previdenziali di vantaggio. “Il diritto alla salute non si monetizza – sottolinea Pisanu – ma questi lavoratori meritano una voce retributiva per il riconoscimento del loro disagio”.
Sulla vicenda c’è il sostegno di via del Viminale, sede della Filca nazionale: il segretario generale Domenico Pesenti ribadisce che “per questi lavoratori, anche se non previsto, sarà certamente chiesto un riconoscimento dal punto di vista previdenziale, come l’abbattimento dell’età contributiva per andare in pensione prima. La nostra azione – specifica Pesenti – sarà sia sul fronte nazionale, nei confronti dell’Inps, che su quello regionale, dal momento che la Sicilia è regione autonoma e può prevedere interventi specifici. Ma chiederemo anche l’avvio di un sistema di sorveglianza sanitaria per prevenire i rischi ed un monitoraggio su scala nazionale per fotografare questa drammatica realtà”.
Grande sensibilità alla questione è dimostrata anche dalla Cisl confederale: per Giuseppe D’Ercole, del Dipartimento Ambiente Cisl, “la fluoro-edenite non è classificata alla stregua dell’amianto, dunque non esiste al momento un sistema normativo di riferimento né tantomeno un meccanismo di riconoscimento previdenziale. Come Cisl – prosegue D’Ercole – siamo impegnati da anni nel recuperare il discorso circa le vittime dell’amianto e di sostanze simili, anche se il Governo è assolutamente latitante. Per la fluoro-edenite intendiamo effettuare una discussione ed un approfondimento di merito, anche per colmare la lacuna presente nell’attuale quadro legislativo. Si tratta di una situazione specifica ed è quindi necessario definire il contesto specifico di intervento”.
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