Serbia, Romania, Francia, Spagna, fino ad arrivare a Bruxelles nel marzo del 2015. Sono le tappe estere della Carovana internazionale antimafie, partita ieri da Roma. L’evento, nato come reazione alle stragi del ’92 e del ’93, è organizzato da Arci, Avviso Pubblico, Libera, con Cgil, Cisl e Uil e Ligue de l’Enseignement. La Carovana, dunque, riprende il suo cammino, dopo aver terminato la parte italiana del viaggio lo scorso 12 ottobre a Siracusa, per raggiungere i paesi esteri nei quali si concluderà l’edizione 2014.
Alla conferenza stampa di presentazione c’era in rappresentanza della Cisl Salvatore Scelfo, segretario nazionale della Filca-Cisl: “Il tema di questa edizione è quello della tratta degli esseri umani, ormai un core business della criminalità organizzata, che trova laute fonti di guadagno nello sfruttamento della mano d’opera straniera. Il progetto internazionale di Carovana, che quest’anno ha ricevuto a Strasburgo il premio Giovanni Falcone, si realizza insieme a Cartt, Campaign for Awareness Raising and Training to fight Trafficking, che analizza il tema della tratta degli esseri umani nelle varie sfaccettature dello sfruttamento del lavoro: in Francia nel settore dell’edilizia, in Romania nel campo del lavoro minorile, a Malta nell’ambito del turismo”. Ciascuna tappa della Carovana è stata e sarà occasione per condividere idee, informazioni, approfondimenti sui temi affrontati, saldare le esigenze e le proposte dei territori con quelle elaborate nazionalmente, organizzare momenti pubblici di confronto, dare evidenza alle tante buone pratiche diffuse.
“Spesso l’Italia è vista come il Paese delle mafie – ha aggiunto il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani – la Carovana racconta invece di una mobilitazione sociale che potremmo definire di ‘legalità organizzata’, capace di mettere in rete associazioni, sindacati e altri soggetti. Nel nostro Paese sono nate associazioni come Libera e Avviso Pubblico che ogni anno incontrano centinaia di migliaia di studenti e, in particolare Avviso Pubblico, raccoglie e diffonde buone prassi amministrative che testimoniano l’esistenza della buona politica”.
Il Coordinatore della carovana, Alessandro Cobianchi, ha spiegato come oggi, nel suo ventennale, “il grande valore della carovana sia combattere l’assuefazione che si è ormai generata su temi importanti, come le tragedie che accadono frequentemente nei nostri mari, spesso relegate a piccole notizie nei giornali”.
La dottoressa Anna Canepa, sostituto procuratore presso la Direzione nazionale Antimafia a Roma, ha invece sottolineato: “il grande business della criminalità organizzata globale sta puntando moltissimo sulle migrazioni epocali di massa, con cifre che stanno superando quelle della droga”. “La repressione penale, per essere efficace necessita della collaborazione internazionale – ha concluso Anna Canepa – da qui l’importanza della Carovana antimafie, che mi auguro si internazionalizzi sempre più e che riesca ad arrivare sulle sponde di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.