“Come è noto, presso il Ministero del Lavoro, nello scorso mese di febbraio, erano terminati i lavori del tavolo tripartito destinato alla revisione del decreto interministeriale del 4 marzo 2013, già emanato, secondo le previsione del testo unico per la sicurezza, per la riduzione dei rischi nel lavoro che si svolge in presenza di traffico veicolare e, in particolare, per le fasi di apposizione della segnaletica destinata alla realizzazione, manutenzione e ai diversi interventi che si effettuano sulla rete stradale e autostradale”. Lo riferiscono in una nota i sindacati dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e quelli delle costruzioni Feneal, Filca, Fillea. “Dopo una lunga, inspiegabile, attesa, durata molti mesi, finalmente, il testo revisionato ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e delle province autonome, secondo le previsioni normative, nella seduta del 13 dicembre scorso ed è stato reso noto nel rispettivo sito istituzionale in attesa della successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Le scriventi organizzazioni sindacali, che hanno lavorato tenacemente nei confronti di tutte le istituzioni competenti per il miglioramento di un provvedimento normativo finalizzato a salvaguardare dal rischio di investimento i lavoratori che operano sulla strada, riconoscono l’importanza di questo decreto, ma sono anche consapevoli che esso, insieme alla più complessiva normativa sulla sicurezza del lavoro, manifesterà i propri effetti positivi soltanto se tutti i soggetti in campo (datori di lavoro, committenti e imprese appaltatrici) lo rispetteranno concretamente e le istituzioni competenti ne vigileranno la corretta attuazione”.
Sulla vicenda è intervenuto il segretario nazionale della Filca, Stefano Macale: “Con questo provvedimento portiamo a casa un buon risultato, seppur parziale, ma che rappresenta un passo in avanti importante, di buon auspicio. Dopo gli incidenti mortali che avevano interessato molti cantieri stradali era necessario ed urgente intervenire su questo tema, con norme che rafforzano la sicurezza di questi lavoratori a rischio investimento, vista la presenza di traffico veicolare a pochissima distanza dai cantieri. Tra gli incidenti più recenti ricordo quello sull’autostrada A10 Genova-Savona, nel quale sono morti due lavoratori, e gli incidenti mortali sull’A21, nell’astigiano, e sull’A15, nei pressi di Parma”, ha concluso Macale.