Di seguito un comunicato stampa unitario firmato dai segretari generali Diego Strazzante (Feneal Uil), Francesco Iudici (Filca-Cisl) e Ignazio Giudice (Fillea-Cgil) di Caltanissetta.
Gli Ispettori del Lavoro hanno il compito istituzionale di prevenire gli infortuni del lavoro attraverso adeguati interventi che consolidano la sicurezza e la corretta applicazione delle norme in vigore. Il sindacato degli edili a tutti i livelli da sempre in modo unitario ha rivendicato la piena collaborazione tra parti sociali, parti datoriali e istituzioni politiche a prescindere dal colore della rappresentanza.
Da anni con grandi sacrifici abbiamo tentato di costruire un sistema di qualità, di efficienza, di monitoraggio costante nel mondo del lavoro attraverso il rilancio degli enti bilaterali che rappresentiamo (Cassa Edile, Scuola Edile e Comitato Paritetico Territoriale) mettendo nella disponibilità comune “Ispettorato del Lavoro-Forze dell’Ordine-Prefettura” attraverso tre elementi: i dati, le denunce, l’analisi e la proposta. Attraverso i dati forniti dalla Cassa Edile è facilmente riscontrabile il nome dell’impresa, il luogo del cantiere e la forza lavoro.
Non è mancato al sindacato degli edili di segnalare cantieri dove la sicurezza stava per diventare una emergenza sociale. L’analisi e la proposta nel costruire un sistema permanente di relazioni coordinate dalla Prefettura dove la politica a tutti i livelli si impegna a non far mai venir meno le risorse finanziarie per il giusto riconoscimento professionale agli Ispettori del Lavoro che attraverso il loro lavoro quotidiano permettono alla Regione Sicilia e, quindi a chi la Governa, di incamerare migliaia di euro con la quali la stessa Regione congiuntamente alla politica non può alimentare rami secchi dirottando queste stesse risorse ad altri enti che servono ad incrementare soltanto forme di clientelismo politico.
Nel 2008 le somme erogate dalla Regione all’Ispettorato del Lavoro per missioni ammontano a 63 mila euro, nel 2009 a 51 mila euro, nel 2010 a 41 mila euro. Per il 2011, addirittura, c’è stata una ulteriore riduzione del 40 per cento rispetto al 2010: la somma a disposizione dell’Ispettorato per missioni ammonta a circa 25 mila euro.
Questa somma per i 22 comuni è irrisoria: 1.100 euro per ogni comune per le attività ispettive. In un momento di forte crisi del settore dove sono in calo gli appalti pubblici, non è pensabile ridurre i trasferimenti all’Ispettorato del Lavoro costretto a muoversi in maniera limitata nella lotta al lavoro nero con i pochi fondi a disposizione. Ciò finisce per incentivare l’evasione dei diritti contrattuali e tra questi la sicurezza che ingloba in sé il rispetto individuale della persona e lo sviluppo della Provincia che non può che passare attraverso la certezza delle regole e della legalità. I temi della sicurezza del lavoro, della legalità, non possono essere temi di convegno o di seminari vari: la politica deve essere consequenziale agli annunci.