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CALTANISSETTA, LA "CAPORETTO" DELL’EDILIZIA

CALTANISSETTA, LA "CAPORETTO" DELL’EDILIZIA

Sulla difficile situazione del comparto dell’edilizia in provincia di Caltanissetta abbiamo ricevuto una nota del segretario generale della Filca-cisl Nissena, Francesco Iudici.
Il calo senza precedenti delle aggiudicazioni di lavori pubblici sta diventando una vera “Caporetto” per tutto il settore delle costruzioni nella provincia. Alla perdita di posti di lavoro si aggiunge l’aumento del ricorso al lavoro nero (un fenomeno presente anche in altri settori) e la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il momento è delicato. Il lavoro nero non solo mette in una posizione di rischio e di forte svantaggio i lavoratori, alimenta anche una concorrenza sleale a scapito degli imprenditori che, invece, esercitano l’attività nel pieno della legalità. In questo scorcio di stagione sono stati rilevati una trentina di lavoratori in nero (in diversi comparti produttivi, ma il settore preponderante è quello edile) e una settantina di imprese irregolari. Nella lotta al lavoro nero e all’abusivismo edilizio, un ruolo di primo piano lo assumono anche i Comuni della provincia attraverso la polizia municipale. Sarebbe auspicabile perciò sottoscrivere protocolli d’intesa tra i Comuni, la Prefettura, le forze dell’ordine e le parti sociali, per monitorare il rilascio delle concessioni edilizie esercitando al contempo un controllo capillare su tutte le concessioni.
Negli stessi protocolli, inoltre, sarebbe indispensabile prevedere anche che le società di calcestruzzo debbano comunicare i loro spostamenti, cantiere per cantiere. Questo consentirà di avere un controllo a tappeto della destinazione finale del cemento. Con il lavoro nero anche la sicurezza va a farsi benedire. Le istituzioni presenti sul territorio agiscono in sinergia. Per invertire la rotta è stato attivato in Prefettura il Gruppo Tecnico di Lavoro istituito in seno alla Conferenza Permanente Provinciale. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione con il compito di stabilire qualsiasi forma di intervento che consenta la diffusione della cultura della prevenzione in materia di sicurezza per ridurre il più possibile il numero degli infortuni. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro, dell’INAIL, dell’INPS, dell’ASP, della CCIAA, di Confindustria, delle Forze dell’Ordine e delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL. E’ stata condivisa la proposta di realizzare una “Giornata di studio” sul tema: “La Sicurezza nei luoghi di lavoro, attività di informazione, formazione e prevenzione” presso il Comune di Niscemi, con la programmazione di contributi tecnico-giuridici di illustri docenti, magistrati, esperti e personalità di spicco e riconosciuto prestigio nel campo. E, per questo motivo, anche il monito del Papa, Bendetto XVI, deve indurci a proseguire nella nostra azione. Il pontefice in un suo intervento ha ribadito l’importanza di assicurare a tutti un’occupazione sicura, permanente e dignitosa.
“Occorre mettere in campo ogni sforzo perché la catena delle morti e degli incidenti venga spezzata”. E perché sia garantito a ognuno “un lavoro sicuro, dignitoso e stabile” ha aggiunto il pontefice. Il lavoro elemento fondamentale della persona. “In questo orizzonte si colloca anche il tema del lavoro, con i suoi problemi, soprattutto quello della disoccupazione”, ha detto il papa. “È importante tenere sempre presente che il lavoro è uno degli elementi fondamentali sia della persona umana, che della società. Le difficili o precarie condizioni del lavoro rendono difficili e precarie le condizioni della società stessa, le condizioni di un vivere ordinato secondo le esigenze del bene comune”. La provincia di Caltanissetta non è un’isola felice. A rallentare la ripresa sono la mancanza di interventi strutturali che alimentano a dismisura la disoccupazione. La forza lavoro inoperosa è crescente e, finché non ci sarà un’inversione di tendenza, permane il rischio di contraccolpi anche sui consumi. Certo, i lavori relativi al secondo lotto della Agrigento-Caltanissetta serviranno a ridare ossigeno ad un malato cronico quale il nostro territorio provinciale. Ma non sarà la panacea di tutti i mali.
Bisogna intervenire per rendere immediatamente cantierabili i lavori di riqualificazione dei centri storici, dei prospetti, accelerare l’iter per il rilascio delle concessioni edilizie. I cantieri scuola finanziati dalla Regione, per un costo complessivo di circa 260 milioni di euro in tutta l’Isola, sono un palliativo  che non genera nessun posto di lavoro e non lascia al territorio siciliano nessuna opera infrastrutturale. I fondi potevano essere utilizzati per finanziare progetti in grado di lasciare un’impronta nelle città dell’Isola. Occorre programmare una viabilità interna più efficiente affinché il territorio diventi appetibile per le imprese che intendono investire e per i turisti che desiderano raggiungere con più facilità il comprensorio. Sollecitiamo la classe politica dirigente a farsi parte attiva e protagonista di un radicale cambiamento e di guardare oltre agli steccati (la richiesta continua di poltrone, di consulenze ecc…). Chiediamo ai politici eletti nella nostra provincia soltanto di rendersi operativi: in sostanza di captare tutti i finanziamenti in grado di determinare occasioni di sviluppo economico e di posti di lavoro nel nostro territorio, per scardinare un sistema produttivo in letargo. La politica è servizio alla comunità: coloro che non sono in grado di reggere le sorti del bene comune, abbiano la dignità di rassegnare le dimissioni ed il coraggio di non presentare mai più la loro candidatura.

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