Si è svolta ieri pomeriggio presso il cantiere della Di Vincenzo Srl, in viale della Regione, l’assemblea sindacale con i lavoratori del complesso aziendale per tracciare i percorsi da attuare dopo la confisca dei beni. All’incontro erano presenti i segretari nazionali di Filca Cisl e Fillea Cgil, rispettivamente Salvatore Scelfo e Salvatore Lo Balbo, i segretari regionali Filca Cisl e Fillea Cgil, Santino Barbera e Franco Tarantino, il segretario generale Filca Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Francesco Iudici, il Responsabile Territoriale Filca Cisl Caltanissetta, Nunzio Mangione e il segretario provinciale Fillea Cgil, Francesco Cosca. I lavoratori del gruppo Di Vincenzo hanno chiesto quali opportunità mette a disposizione la legislazione nazionale per disciplinare questa vertenza delicata. L’attuale situazione determina forte esasperazione e preoccupazione tra i lavoratori che temono per la perdita del posto di lavoro e per la mancanza di prospettive concrete in un territorio economicamente depresso come la provincia di Caltanissetta. La società ha alle dipendenza circa 50 unità lavorative tra impiegati e operai. Le organizzazioni sindacali territoriali chiederanno la convocazione del nuovo amministratore finanziario del gruppo per capire il futuro piano industriale della società.
Il futuro assetto produttivo dovrà avere il merito di produrre lavoro, ricchezza e speranza: sono di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile e per la crescita dell’economia territoriale ed etica, valori ai quali siamo profondamente legati. Aumentare queste buone pratiche vuol dire rafforzare la legalità, ed è importante farlo soprattutto in queste aree colpite da una crisi senza precedenti.
Per queste motivazioni le segreterie regionali e nazionali attiveranno altresì una interlocuzione con l’Agenzia Nazionale per Beni Confiscati, attualmente diretta dal prefetto Umberto Postiglione.