CALTANISSETTA, IN FUMO OLTRE 300 POSTI DI LAVORO IN EDILIZIA NELL’ULTIMO SEMESTRE

CALTANISSETTA, IN FUMO OLTRE 300 POSTI DI LAVORO IN EDILIZIA NELL’ULTIMO SEMESTRE

Di seguito un comunicato stampa a firma di Francesco Iudici, segretario generale della Filca-Cisl di Caltanissetta.

Il lavoro e le pensioni, la manovra Monti, la pesante crisi finanziaria, la situazione politico-sindacale del territorio, la questione morale, sono stati i temi dibattuti durante i lavori del Consiglio Generale della Filca Cisl Caltanissetta che si è svolto presso la sede della Cisl di Gela. Alla riunione del Consiglio Generale hanno partecipato il Segretario Regionale FILCA CISL SICILIA, Salvatore Scelfo, il Segretario Generale UST CISL CALTANISSETTA, Emanuele Gallo e i componenti della segreteria confederale UST CISL CALTANISSETTA, Ilenia D’Antona e Giovanni Migliore.  Durante i lavori ha portato il suo saluto e la benedizione a tutti gli intervenuti il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi.
La Filca Cisl vuole un patto sociale e un cambio di passo, in modo che le questioni, dal lavoro al fisco, siano dentro un equilibrio che mandi avanti la società in modo condiviso per invertire la tendenza. La crisi non è soltanto economica, c’è una crisi etica legata al comportamento dei politici, maggioranza e opposizione, che non hanno avuto il coraggio di affrontare la grave situazione finanziaria del Paese mascherandosi dietro il governo tecnico. Tutti abbiamo il dovere di restituire fiducia e speranza alle future generazioni, perché attraverso il nostro esempio costruiamo la speranza.
La politica, invece, ha abdicato alla propria azione sociale al servizio della comunità. La politica siciliana non ha avuto un comportamento etico, anche la burocrazia non è asettica, gli alti burocrati bloccano quasi tutto. Anche il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Pennisi, ha parlato della difficile situazione che vivono le famiglie della diocesi e della difficoltà delle piccole e medie imprese artigiane di operare nel settore di pertinenza. Molte aziende chiudono con i conti in rosso rischiando di far saltare in aria anni di sacrifici per la sovraesposizione debitoria poiché gli istituti di credito non anticipano nemmeno un euro. In questa condizione ci sono parecchie imprese del comparto delle costruzioni.
Il settore edile soffre, corriamo tutti al capezzale dell’ammalato. In provincia di Caltanissetta sono andati in fumo nell’ultimo semestre oltre 300 posti di lavoro. In Sicilia c’è stata una perdita secca di 40 mila posti di lavoro. E, se a questo fenomeno, aggiungiamo il lavoro nero e irregolare, i numeri aumentano impietosamente. La Filca Cisl lancia una proposta agli imprenditori, un codice etico per misurare la loro credibilità: espellere da Confindustria e dall’Ance coloro che non versano i contributi ai lavoratori, che non rispettano il contratto, che non fanno lavorare in sicurezza i dipendenti.
Lanciamo un appello ai lavoratori edili della provincia di Caltanissetta, di rivolgersi presso le sedi provinciali della Filca Cisl Caltanissetta per denunciare anche in forma anonima qualsiasi forma di lavoro nero e irregolare ed eventuali “creste” sulla busta paga che sono da configurare come una estorsione a tutti gli effetti a danno dei lavoratori. Siamo pronti a portare avanti questa iniziativa. Eppure basterebbe poco per ripartire. Al governo regionale chiediamo di mettere in moto le piccole opere per ridare fiato alle piccole e medie imprese: manutenzione, riqualificazione dei centri storici e altre iniziative analoghe determinerebbero la creazione di decine di migliaia di posti di lavori.

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