CALTANISSETTA, BOOM DEL LAVORO PART TIME IN EDILIZIA

CALTANISSETTA, BOOM DEL LAVORO PART TIME IN EDILIZIA

Riceviamo da Francesco Iudici, segretario generale della Filca Cisl di Caltanissetta, una nota sulla diffusione del lavoro part time nel settore edile. La pubblichiamo integralmente.

Una nuova tendenza per evadere i contributi previdenziali e assistenziali. Insomma per celare allo Stato somme destinate a far funzionare meglio la comunità amministrata. E’ la larga diffusione del lavoro part time nel settore edile. Un fenomeno che mal si concilia con un settore in crisi sotto qualsiasi punto di vista (imprese, operai, appalti). In provincia di Caltanissetta sono 152 i part time nel periodo ottobre 2009-settembre 2010. Essendo un comparto precario, i lavoratori difficilmente potrebbero trascorre le altre quattro ore della giornata in palestra o in piscina, insomma per il benessere fisico e personale. E’ già appena sufficiente lo stipendio con le 160 ore mensili (20 giornate lavorative), figurarsi con le ore dimezzate.
Il dato allarmante è che il part time spesso nasconde un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Così il dato ci impone di mantenere alto il livello di guardia perché i lavoratori continuano a lavorare senza tutele né previdenziali, né assicurative. Peraltro è obbligatorio, secondo una recente circolare Inps, l’avvio immediato dei controlli da parte dell’Istituto di Previdenza ogni qual volta scatta la segnalazione di un lavoratore part time. Bisogna porre fine all’applicazione esagerata di queste tipologie contrattuali che vengono utilizzate solo per camuffare il lavoro irregolare. Molti lavoratori  a causa dei loro problemi economici non riescono a denunciare i propri datori di lavoro e accettano ciò che gli viene imposto. La Task Force presso la prefettura di Caltanissetta è attivamente impegnata nel contrasto del lavoro nero e per il ripristino della legalità nei cantieri edili.
Quello edile è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica a causa del fermo del mercato delle costruzioni private e dei cantieri pubblici. Nel periodo ottobre 2008-settembre 2009, 914 le imprese attive, 4.730 i lavoratori censiti. Nel periodo ottobre 2009-settembre 2010, 801 le aziende attive (-113 le ditte), 3.913 gli operai censiti (-817 i lavoratori). Per questo motivo l’iniziativa degli Stati Generali dell’Edilizia diventa importante per ridare ossigeno al tessuto economico della provincia.  Non a caso, lo stabilimento petrolchimico di Gela, vive ore di ansia e di passione. Gli investimenti non decollano e le aziende hanno ormai esaurito il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Se in tempi brevi non si trovano soluzioni alternative (avvio immediato dei lavori), sarà difficile continuare a governare la situazione.

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