“Con temperature particolarmente elevate, superiori ai 35 gradi, le aziende edili devono bloccare l’attività nei cantieri e fare domanda all’Inps per l’attivazione della cassa integrazione guadagni ordinaria. Lo prevede lo stesso Istituto di Previdenza, specificando che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è consentito quando le temperature elevate impediscono lo svolgimento di lavorazioni in luoghi non proteggibili dal sole o che comportano l’utilizzo di materiali che non sopportano il forte calore”. A ricordarlo è il segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Franco Turri. “L’ondata di caldo record sull’Italia – prosegue – ci preoccupa perché ci sono decine di migliaia di lavoratori edili impegnati nei cantieri e nei lavori su strada. È dovere di tutti proteggerli e tutelarli, perché i disagi legati al caldo provocano anche un aumento dei rischi legati agli infortuni. Oltre alle solite precauzioni è bene verificare la temperatura e procedere con la richiesta di Cigo. Tra l’altro l’Inps specifica che per la concessione dell’integrazione salariale si considerano anche le temperature percepite come superiori ai 35 gradi, nonostante la temperatura reale sia inferiore a questo valore. Chi ha il compito di vigilare si attivi immediatamente e prenda le relative decisioni, la sicurezza e la dignità dei lavoratori deve essere la priorità”, conclude Turri.