Calabria. La richiesta di Cisl e Filca per contrastare sommerso e lavoro nero
“UN’INIZIATIVA che va estesa a tutte le regioni, vista la sperimentazione positiva realizzata in Calabria “. E’ il commento del segretario generale aggiunto della Filca Cisl , Giuseppe Virgilio , sulla prima riunione di raccordo, promossa dalla Filca e dalla Cisl Calabria, con la partecipazione di Inps, Inail e Casse edili calabresi, sulle modalità necessarie per dare seguito all’approvazione del Governo del provvedimento inserito nel pacchetto lavoro, che allarga l’obbligo del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) ai lavori privati in edilizia. Un’estensione che Virgilio considera “una svolta storica nella lotta al lavoro sommerso”, perchè “qualifica la concorrenza delle imprese edili anche nel settore privato, garantendo le giuste tutele previdenziali e assicurative per i lavoratori, con ricadute positive sui conti pubblici”, considerando che le imprese private rappresentano circa l’80% del totale nel settore delle costruzioni. E proprio la drammaticità dei dati sul lavoro sommerso in Calabria a far chiedere con forza al segretario generale della Cisl regionale, Luigi Sbarra , “un salto di qualità da parte di tutti (rappresentanze sociali, istituzionali, economiche) per tentare di ridurre e prosciugare l’oceano di lavoro nero e per affermare, da un lato, la cultura della legalità e, dall’altro, un efficace coordinamento di tutti gli Enti preposti ai controlli ed alle verifiche. Sbarra, quindi, ha proposto – in stretto raccordo con il responsabile della Filca Cisl Calabria, Sebastiano Romeo – per il settore delle costruzioni, che soffre più di altri delle presenza massiccia di lavoratori in nero, l’attivazione di un tavolo di confronto regionale, per la definizione e la stipula di un Protocollo d’Intesa tra Inps, Inail, Direzione Regionale del Lavoro, Casse Edili, sindacati e associazioni imprenditoriali, capace di concretizzare da subito la realizzazione di cinque sportelli provinciali preposti al rilascio e alla certificazione del Durc, per contrastare qualunque forma di elusione, evasione contributiva e contrattuale. “Sono state messe in campo nuove sensibilità nell’approccio al problema del lavoro nero – spiega Sebastiano Romeo -, in cui la Cisl si propone anche come attore protagonista del destino delle categorie per quanto riguarda le responsabilità derivanti dalla stipula del Patto per l’Italia”.
Francesco Tobia