È un accordo per certi versi storico quello sottoscritto qualche giorno fa in Calabria. Da una parte la Regione e la Stazione unica appaltante (Sua), dall’altra i sindacati confederali regionali e quelli di categoria degli edili. Oggetto dell’intesa è il “Protocollo di collaborazione” per la qualità, la legalità e la sicurezza del lavoro nei cantieri e nel ciclo degli appalti pubblici.
“Il testo – spiega Luciano Belmonte, segretario generale della Filca calabrese – prevede l’attivazione di un tavolo permanente di confronto con il Comitato di sorveglianza, previsto dalla legge regionale che nel 2007 ha istituito la Sua. Obiettivo del tavolo è quello di censire gli appalti della Regione Calabria incrociando i dati provenienti da Inps, Inail, Casse Edili e Camera di Commercio, e attraverso tale monitoraggio verificare l’applicazione dei piani di sicurezza, i versamenti agli istituti previsti dai contratti, i criteri applicati sulla gestione dei cantieri, l’incidenza della manodopera a seconda della tipologia di appalto, la gestione degli affidamenti di lavori, subappalti, forniture e messa in opera. E sarà lo stesso sindacato – spiega Belmonte – a segnalare anomalie ed irregolarità all’autorità di vigilanza, oltre agli organi tradizionalmente preposti ai controlli. Il prossimo obiettivo – conclude il numero uno della Filca calabrese – è quello di approvare in tempi rapidi la Legge Regionale sugli appalti, dal momento che la Calabria è una delle pochissime Regioni prive di questo importante strumento legislativo”.
La stessa soddisfazione per l’accordo è espressa dalla Cisl regionale: “La sinergia tra organizzazioni sindacali e istituzioni – dichiara il segretario generale Luigi Sbarra – non potrà che portare benefici al settore. Una delle priorità è certamente quella di contrastare gli appalti con il massimo ribasso introducendo criteri sempre più ispirati all’offerta economicamente più vantaggiosa, sia per quanto riguarda i contratti pubblici sia per i servizi e le forniture, soprattutto in materia di esternalizzazioni. Il protocollo d’intesa – prosegue il leader della Cisl calabrese – è ottimo anche perché riconosce al sindacato un compito di riferimento privilegiato per quanto riguarda la problematica degli appalti”.
Dettaglio non indifferente è anche la squadra chiamata dalla Regione a svolgere questo compito: “Le scelte della Giunta regionale – spiega Sbarra – sono di altissimo profilo: il commissario della Sua è Salvatore Boemi, magistrato impegnato nella Direzione distrettuale antimafia e dalla grandissima esperienza nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto in materia di gestione degli appalti. Il direttore è Ivan Cicconi, altro illustre punto di riferimento nella lotta per la legalità”.
Per tutti il compito è ostico: normalizzare il sistema degli appalti in Calabria, un sistema caratterizzato da infiltrazioni mafiose, illegalità diffusa, lavoro nero. È di pochi giorni fa la notizia di una nuova intimidazione perpetrata ai danni di sette operai nel cantiere del tratto di Scilla dell’A3. Solo l’ultimo di una inquietante serie di intimidazioni e attentati.