Cala la Cassa integrazione a marzo 2015 registrando un -43,8% rispetto a marzo 2014 e calano del 17,1% anche le domande Aspi e disoccupazione a febbraio. A rilevarlo è l’Inps evidenziando che nel mese di marzo 2015 sono state autorizzate complessivamente 61,6 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (Cig), con una diminuzione del 43,8% rispetto a marzo 2014, mese nel quale le ore autorizzate sono state 109,7 milioni. Anche nel confronto con il mese di febbraio 2015, prosegue l’Inps, i dati destagionalizzati evidenziano una diminuzione, con una variazione congiunturale del -5,9%, per il totale degli interventi di cassa integrazione. Dall’analisi nel dettaglio dei dati di marzo emerge, prosegue l’Inps, che le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria (Cigo) sono state 22,6 milioni. Nel mese di marzo 2014 erano state 27,4 milioni: si e’ quindi registrata una diminuzione tendenziale del 17,6%. In particolare, la flessione è stata pari al 15,2% nel settore Industria e al 23,5% nel settore Edilizia. Le variazioni congiunturali Cigo calcolate sui dati destagionalizzati registrano, rispetto al precedente mese di febbraio 2015, un aumento dell’11,1%.
“La riduzione fortissima della cassa integrazione rispetto al dato di un anno fa rispecchia solo in parte un miglioramento effettivo della situazione produttiva. Infatti, guardando il dato nel dettaglio, lo stesso Inps spiega che, a fronte di un calo della Cigo del 17% e della Cigs del 31%, sono le ore di Cassa in deroga a subire un vero e proprio crollo, anzi ad annullarsi quasi, con un decremento del 91,2%, rispetto alle ore autorizzate nel mese di marzo 2014”. E’ quanto sostiene in una nota il segretario confederale della Cisl Gigi Petteni, commentando i dati sulle richieste cig diffusi oggi dall’inps. “Il fenomeno dei fermi amministrativi e della carenza di finanziamenti, che sta caratterizzando la Cassa in deroga – sottolinea – viene evidenziato da mesi da parte dell’Inps come causa della riduzione delle ore di Cassa integrazione nel complesso, ma ora ha raggiunto un livello impressionante. La causa sta non soltanto nei criteri restrittivi su beneficiari e durate introdotti per il 2015, ma anche nel ritardo gravissimo, da parte del Ministero del lavoro, nell’assegnare le poche risorse disponibili”.
Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (Cigs) autorizzate a marzo 2015 è stato di 36,5 milioni, con una riduzione del 31,4% rispetto a marzo 2014, nel corso del quale sono state autorizzate 53,2 milioni di ore. Rispetto a febbraio 2015, continua ancora l’Inps, si registra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, pari a -8,0%. Infine, per quanto riguarda gli interventi in deroga (Cigd) – che come noto risentono dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti – le ore autorizzate a marzo 2015 sono state pari a 2,6 milioni, con un decremento del 91,2%, rispetto ai 29,1 milioni di ore autorizzate nel mese di marzo 2014. La destagionalizzazione dei dati, in questo caso, mostra una variazione congiunturale pari al -49,1% rispetto al precedente mese di febbraio 2015. Nel mese di febbraio 2015, rileva ancora l’Inps, sono state presentate 86.849 domande di ASpI, 27.834 domande di mini ASpI, 300 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 4.536 domande di mobilità, per un totale di 119.519 domande, il -17,1% rispetto alle 144.231 del mese di febbraio 2014.