CAE, FIRMATO AVVISO COMUNE SUL RECEPIMENTO DEI DIRITTI DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE

CAE, FIRMATO AVVISO COMUNE SUL RECEPIMENTO DEI DIRITTI DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE

“La firma dell’Avviso comune sul recepimento dei diritti di informazione e consultazione dei Comitati Aziendali Europei segna una tappa importante nel processo di adeguamento della normativa nazionale a quella europea in materia di dialogo sociale e di partecipazione dei lavoratori nell’impresa”. Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando la stipula dell’Avviso comune per il recepimento della Direttiva sui Comitati Aziendali Europei firmato oggi da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, Abi, Ania e Confcommercio.

“L’avviso comune, che auspichiamo il Governo recepisca nel processo di adeguamento della normativa nazionale agli obblighi comunitari, valorizza le intese raggiunte a livello aziendale e riconosce la partecipazione dei lavoratori nell’impresa nell’ambito dei Comitati Aziendali Europei come strumento fondamentale per la gestione dei processi di trasformazione dei modelli organizzativi e dei sistemi produttivi di impresa, anche in relazione alle esigenze imposte dai mutamenti dello scenario competitivo globale. L’essere riusciti a contemperare i diversi interessi e le differenti sensibilità delle Parti sociali datoriali e sindacali rappresenta un segnale positivo che auspichiamo possa preludere ad una nuova fase di collaborazione e di coesione fondamentale nell’attuale fase economica e sociale della vita del Paese “, ha concluso Petriccioli.

Nel corso della mattinata c’è stato anche un acceso botta e risposta tra il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il segretario confederale della Cgil Nicola Nicolosi sul tema del lavoro. Il diverbio ha avuto luogo nel corso dell’intervento del ministro. Mentre il ministro stava parlando del fatto che “in Italia esiste una conflittualità diffusa influenzata da una visione di classe che aveva la pretesa di controllo sociale sul lavoro e sulla produzione”, Nicolosi lo ha apostrofato dicendo: “Bene, vai avanti così…”. Dura la replica del ministro che alzando la voce e battendo i pugni sul tavolo ha replicato: “Certo che vado avanti così. Non aspetto che siano i comunisti a dirmelo. Io da socialista vado avanti così. Neanche in casa d’altri riesce a stare al suo posto…”. Nicolosi ha invitato il ministro alla calma e poco dopo chiudendo il suo intervento Sacconi ha dichiarato: “Mi scuso per l’intemperanza. È la passione”.

Una passione che il ministro ha mostrato anche affrontando un tema particolarmente alla Cisl. Vale a dire la possibilità che i lavoratori partecipino agli utili delle aziende, vincendo le molte resistenze delle stesse imprese. “La partecipazione agli utili delle imprese da parte dei lavoratori – ha affermato Sacconi – è una frontiera importante. Nelle aziende c’è resistenza a questa partecipazione per ragioni comprensibili e incompresibili. Le prime nascondono il timore che le istituzioni partecipative siano usate come una leva per il conflitto, cosa che costituirebbe un uso improprio e una contraddizione in termini”. Per quanto riguarda le ragioni incomprensibili, ha proseguito il ministro, “dico che non è accettabile il timore che queste dinamiche possano portare a un maggiore controllo sui bilanci che è una cosa giusta e utile per il bene comune prima ancora che per i lavoratori”.

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(dal sito www.conquistedellavoro.it)

 

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