Cabina di regìa del Prefetto contro infortuni e lavoro nero

Cabina di regìa del Prefetto contro infortuni e lavoro nero

Roma
L’obiettivo è quello di eseguire maggiori ispezioni nei cantieri
UN PRIMO passo per cominciare a gettare le basi per la sicurezza nei cantieri. La dichiarazione dei segretari generali della Filca Cisl di Roma, Stefano Macale, della Fillea Cgil di Roma e del Lazio, Sandro Grugnetti, e della Feneal Uil di Roma e del Lazio, Francesco Sannino, al termine dell’incontro con il prefetto di Roma, Achille Serra, illustra la volontà delle parti a cercare di arginare il fenomeno degli infortuni nei cantieri a Roma ed il lavoro nero in continua crescita. Dall’incontro è emerso che la prefettura coordinerà una cabina di regia per fare in modo che nei cantieri edili venga eseguito il maggior numero di ispezioni con le forze esistenti per prevenire gli infortuni e la manovalanza. Il compito fondamentale del comitato, presieduto dal prefetto Serra, sarà quello di obbligare le istituzioni preposte al controllo e alla vigilanza. Il segretario della Filca Cisl di Roma, Stefano Macale, ha dichiarato che secondo i dati Istat il Lazio è al quinto posto tra le regioni italiane per il numero di lavoratori non in regola, il 40% circa dei quali si stima siano impegnati proprio nell’edilizia. Per Macale, “la frequenza di infortuni sul lavoro tra i cantieri è molto alta a Roma, circa il 60% di tutta la regione. Otto persone sono morte a Roma nei primi nove mesi dell’anno e se si pensa che nello stesso periodo dell’anno scorso erano solamente due le persone decedute ci si rende conto di quanto lavoro vi sia da fare per evitare altre vittime. Vogliamo che non sia consentito a nessuno di mettere a repentaglio la vita dei lavoratori. Ma il provvedimento sul condono edilizio purtroppo farà diminuire ulteriormente la sicurezza negli stabili e farà aumentare il reclutamento in nero. E nei cantieri illegali non si rispettano le norme di sicurezza e la possibilità di incidenti è molto alta. Per questo la Filca Cisl è molto preoccupata e chiede un incremento di ispezioni da parte dell’Ispettorato del Lavoro e delle Asl. Sino ad ora i controlli sono stati pochi e la cultura della sicurezza nelle imprese è stata nulla, favorendo la cultura dell’illegalità dei furbi e dei disonesti.”

Amedeo Ciotti

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