BRESCIA, ROBERTO BOCCHIO E' IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA

BRESCIA, ROBERTO BOCCHIO E' IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA

Roberto Bocchio, 53 anni, sposato e padre di una figlia, è il nuovo Segretario generale della Filca-Cisl di Brescia. Lo ha eletto il direttivo della categoria riunito al Centro Paolo VI. Su proposta di Bocchio sono stati poi eletti in Segreteria Giancarlo Bui (con l’incarico di Segretario generale aggiunto) ed Enrico Dalè. Con i suoi 8568 tesserati, la Filca è per numero di iscritti la seconda categoria della Cisl bresciana, presente tra i lavoratori dell’edilizia, dell’industria del legno, del cemento, dei laterizi, del marmo e della pietra.

Componente del consiglio di fabbrica dell’azienda metalmeccanica dove ha iniziato a lavorare nel 1978, Bocchio è passato al settore edile nel 1986. Eletto l’anno successivo nella RSU, è entrato nel direttivo della Filca. Dal 1996 è in distacco sindacale. Eletto nella Segreteria di categoria al Congresso del 2000 è stato Segretario organizzativo. Dopo le dimissioni nel 2009 di Antonio Lazzaroni dalla guida della Filca bresciana, Bocchio ha svolto le funzioni di vice reggente della categoria, formalmente affidata al Segretario regionale Battista Villa.

Ed è stato proprio Villa che ha idealmente consegnato a Bocchio il testimone della Filca di Brescia, avendo completato quel percorso di ricostruzione e di rilancio necessari ad una struttura tra le più importanti della Cisl. Ringraziando i delegati per la fiducia che gli è stata dimostrata, Bocchio ha sottolineato la volontà di continuare il lavoro di squadra avviato nell’ultimo anno, per continuare a fare sindacato con determinazione e responsabilità, dando alla categoria sempre maggiore apertura alla relazione e alla naturale interdipendenza con il resto della struttura sindacale.

Il neo Segretario generale degli edili della Cisl ha parlato anche della necessità di guardare all’immigrazione (in edilizia la percentuale dei lavoratori stranieri è del 40%, tra le più alte di quelle registrate nei diversi settori produttivi) come una realtà storica che ha bisogno di essere compresa e integrata piuttosto che continuamente osteggiata e criminalizzata; ha sottolineato che assieme alle grandi infrastrutture che verranno cantierizzate in vista dell’Expo 2015 si pone e si porrà il problema di come contrastare e impedire il radicamento delle organizzazioni malavitose; ha ricordato che la sfida del presente e del futuro è anche quella del rispetto e della tutela dell’ambiente, di un costruire sostenibile, di un ragionamento serio sullo sfruttamento delle materie prime per l’edilizia. Un’agenda impegnativa quella tracciata, “che noi vogliamo affrontare – ha detto Roberto Bocchio chiudendo il suo intervento – ricordando che se ognuno fa bene e fino in fondo la sua parte, piccola o grande che sia, allora tutto può cambiare, realizzando così un mondo più giusto. Il bene comune è anche il bene del sindacato, e tocca a noi conservare e far crescere un valore che va consegnato come eredita viva a quanti verranno dopo di noi”.

 

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