E’ ancora muro contro muro, a Bologna, tra le organizzazioni sindacali Filca, Feneal, Fillea e l’Ance. “A distanza di 14 mesi dalla presentazione delle piattaforme – accusa Cristina Raghitta, segretario generale della Filca-Cisl bolognese – registiamo ancora un preoccupante stallo delle trattative finalizzate al rinnovo del contratto integrativo provinciale e l’indisponibilità dimostrata dalle controparti ad entrare nel merito della trattativa. Per questo motivo abbiamo convocato per oggi l’attivo unitario dei delegati, che segue la proclamazione dello stato di agitazione della categoria proclamato già dal mese di novembre. Oggi – prosegue Raghitta – importanti realtà territoriali sono giunte alla sottoscrizione dell’integrativo e riteniamo, pertanto, che a Bologna l’atteggiamento teso a non rinnovare l’integrativo da parte delle associazioni imprenditoriali debba trovare da parte nostra una risposta ferma e decisa”.
“L’attivo – aggiunge il segretario generale della Filca bolognese – valuterà l’opportunità di intraprendere nuove e più incisive forme di mobilitazione a sostegno della vertenza. A ciò abbiamo deciso di aggiungere una iniziativa mediatica pubblicando sui quotidiani locali una lettera aperta rivolta all’opinione pubblica: accusare i lavoratori edili degli agitatori e le Organizzazioni che li rappresentano come irresponsabili, come ha fatto l’Ance bolognese, non poteva non trovare una forte presa di posizione per ribadire il giusto diritto al rinnovo dell’integrativo territoriale e, con ancor più forza, il senso di responsabilità e di forte coesione sociale che i lavoratori del settore hanno sempre mostrato”.
VISUALIZZA LA LETTERA APERTA PUBBLICATA SUI QUOTIDIANI BOLOGNESI