“Se nel settore delle costruzioni non ci sarà l’inversione del ciclo negativo, dal 2008 alla fine del 2012 si saranno perduti 500mila posti di lavoro. Solo negli ultimi tre anni l’attività si è ridotta di un quarto”. I dati sono stati diffusi nel corso della conferenza nazionale del sistema bilaterale delle costruzioni, in svolgimento a Napoli. Una due giorni di dibattiti ed approfondimenti che vede la partecipazione delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, soggetti che hanno costituito e che gestiscono le Casse edili, i Cpt e le Scuole edili. Al centro dei lavori non solo lo stato di salute dei tre pilastri del sistema bilaterale, regolarità, sicurezza e formazione, ma anche il punto sul settore edile. La ricetta emersa per risalire la china è quella di “sollecitare uno sviluppo partecipato e di qualità del settore, all’insegna della legalità, della sicurezza, della formazione dei lavoratori e della regolarità della retribuzione.
Le manovre di contenimento della spesa – hanno spiegato i vertici nazionali degli enti paritetici -, l’aumento della tassazione sul mercato immobiliare e la stretta del credito, mettono ancora più in difficoltà il comparto, che continua a perdere terreno”. “Nel 2011 – ha ricordato Paolo Buzzetti, Presidente dell’Ance – le imprese attive iscritte in Cassa edile sono diminuite dell’11%, e moltissime presentano problemi di liquidità “. Anche per questo è stato visto con gran favore il decreto del governo, che ha sbloccato risorse per le imprese creditrici. “Dal momento che le imprese edili vantano crediti per 18 milioni di euro – ha osservato Gerardo Ceres, segretario della Cisl Campania – si calcola che i lavoratori edili avanzino dallo Stato 6-7 milioni di euro”. Ma a tenere banco nei dibattiti è stata la bilateralità nelle costruzioni, “un sistema di welfare – ha detto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl – che ha il merito rilanciare il settore e consente l’instaurarsi di relazioni sindacali corrette, la
tutela della leale concorrenza e l’applicazione dei contratti. Un vero unicum nel panorama economico nazionale”. Oggi ci saranno gli approfondimenti sulle Casse edili (un sistema da 2 miliardi di euro l’anno), sulla formazione (nel 2011 coinvolti oltre 142mila addetti) e sulla sicurezza. Su quest’ultima Franco Turri, segretario nazionale della Filca e vicepresidente del Cncpt, ha ribadito come “bisogna fare in modo che ci sia una saldatura tra il cantiere virtuale e quello reale, e lo si fa attraverso i Cpt sparsi sul territorio, che nel 2011 hanno effettuato oltre 52mile visite nei cantieri. Lo strumento per agire è quello dell’asseverazione, un sistema efficace che sia in grado di dirci che nei cantieri non solo ci sia un sistema di gestione della sicurezza, ma che sia totalmente e correttamente messo in pratica”.