Le difficoltà della Berloni spa di Pesaro, azienda storica nella produzione di cucine e leader nel settore arredamento (400 dipendenti in contratto di solidarietà dal gennaio) sono state discusse in questi giorni nelle assemblee all’interno degli stabilimenti del gruppo. L’azienda sta ultimando un piano industriale sul quale, dai primi confronti, Fillea Cgil e Filca Cisl esprimono dubbi sul futuro occupazionale dei dipendenti.
“E’ una fase di incertezza che tutti i lavoratori stanno subendo – dichiarano Giuseppe Lograno (Fillea) e Paolo Ferri (Filca) – vista la crisi del settore che ha colpito duramente anche la Berloni. Da dicembre 2010 l’azienda ha iniziato l’elaborazione di un piano industriale per il rilancio del marchio che pur essendoci stato presentato al momento non indica e non precisa se e quanti lavoratori saranno “in esubero”. Questa è la nostra principale preoccupazione. In attesa di conoscere con esattezza quali scelte intende assumere chiediamo in primo luogo il mantenimento di tutti i posti di lavoro che finora, grazie agli accordi col sindacato, sono stati garantiti anche se con molte difficoltà.
La correttezza delle relazioni sindacali, a nostro avviso, è fondamentale per la gestione di questa delicata fase e per scongiurare le ricadute di scelte esclusivamente finanziarie sui lavoratori. A questo proposito, come sindacato, chiediamo che l’azienda si faccia carico della responsabilità sociale tenuto conto che da essa dipendono quattrocento famiglie, escluso l’indotto.