Di seguito il documento conclusivo dei Consigli generali Fai-Filca di Bergamo, che si sono svolti ieri alla presenza del segretario generale della Filca, Domenico Pesenti, e del segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli.
I Consigli Generali di Fai – Filca, riuniti a Bergamo il 24 febbraio 2014 presso la Casa del Giovane, approvano e condividono le relazioni del Segretario Confederale MAURIZIO PETRICCIOLI, in merito all’accordo interconfederale CISL CGIL UIL e Confindustria sulla Rappresentanza, e del Segretario Generale Nazionale Filca DOMENICO PESENTI relativamente al processo di unificazione categoriale in atto tra Fai e Filca.
Evidenziano come il Testo Unico sulla Rappresentanza sia un risultato unitario destinato a tracciare una nuova fase per il sindacato italiano e per il nostro sistema di relazioni sindacali; fissa, inoltre, le regole relative alla rappresentanza, alla validazione ed esigibilità dei contratti nazionali e quelli di secondo livello.
Tale testo, conferma la linea della Cisl e supera una condizione antagonista e puramente conflittuale orientandosi verso un modello contrattuale di tipo partecipativo, fondato sulla conoscenza, sulla capacità di proposta e sull’assunzione di responsabilità.
Valutano positivamente la scelta della Confederazione Nazionale di ridurre il numero delle categorie ritenendola una risposta valida all’esigenza del nostro sindacato di riorganizzare una presenza più capillare sul territorio.
L’unione tra Fai Filca dovrà garantire una migliore tutela dei nostri associati presenti nelle fabbriche, grandi e piccole nei cantieri e nelle aziende agricole.
Il nostro impegno fin da oggi sarà quello di garantire che due grandi storie ed esperienze sindacali, come quelle di Fai e Filca, non andranno disperse. I valori fondativi, legati al sindacato della persona, della partecipazione e della contrattazione articolata dovranno restare anche per il futuro elementi forti di riferimento e di guida.
Inoltre ritengono fondamentale e urgente rilanciare occupazione e lavoro nel paese, recuperando le risorse necessarie con la lotta all’evasione fiscale, agli sprechi, con la riduzione dei costi della politica e della macchina amministrativa ed organizzativa dello stato, da dedicare al rilancio di una politica industriale, volano necessario per la ripresa economica del paese.
La grave crisi che sta attraversando il settore Edile Bergamasco, con la perdita negli ultimi anni di circa 10.000 posti di lavoro, non può lasciarci indifferenti.
Serve una politica seria, partendo da un allentamento del patto di stabilità, consentendo ai comuni virtuosi il rilancio di una edilizia sostenibile, che porterà benefici non solo al settore ma a tutta la collettività, con la realizzazione di opere pubbliche significative e la manutenzione di scuole, ospedali e strade.
Il recupero del patrimonio edilizio privato, l’attenzione all’ambiente e alla nuove tecnologie di risparmio energetico, devono diventare una precisa opportunità collegata in maniera strutturale da incentivi fiscali.
I Consigli Generali di Fai e Filca di Bergamo esprimono piena solidarietà e vicinanza alla RSU e ai 260 lavoratori della Galbani di Caravaggio, impegnati in una delicata vertenza, in seguito alla decisione assunta da Lactalis di chiudere lo stabilimento.
Invitano la Confederazione, le strutture di Categoria impegnate nella delicata vertenza, a mettere in atto tutti gli sforzi possibili e necessari per la salvaguardia dell’occupazione e del sito bergamasco.