Si è riunito nei giorni scorsi a Potenza il tavolo di confronto sulla crisi in edilizia convocato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gentile, così come richiesto nelle scorse settimane dai sindacati di categoria Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil. Nel corso del vertice i rappresentanti delle tre sigle sindacali (Michele La Torre e Franco Pantone per la Filca, Angelo Vaccaro e Michele Andriulli per la Fillea, Domenico Palma per la Feneal) hanno ribadito le richieste già formulate in un documento unitario sottoposto all’attenzione della giunta regionale, in particolare la costituzione di un osservatorio regionale sugli appalti pubblici, con l’obiettivo di arginare il ricorso al lavoro nero e i fenomeni di distorsione del mercato legati al meccanismo del massimo ribasso, e il varo di un piano straordinario per la realizzazione di nuove opere pubbliche in grado di sostenere il rilancio del settore alle prese con una grave crisi produttiva e occupazionale.
Filca, Fillea e Feneal giudicano positivamente la disponibilità evidenziata dalla Regione Basilicata di realizzare un osservatorio sulle opere pubbliche con il pieno coinvolgimento delle parti sociali come logica prosecuzione del monitoraggio già in corso delle opere appaltate che per svariati motivi, sia di natura finanziaria che burocratica, stentano ad essere regolarmente cantierizzate. Sotto osservazione finiranno anche l’edilizia scolastica e lo stato delle principali arterie che interessano la regione: dalla Saurina alla Salerno-Reggio, dalla Potenza-Melfi alla Bradanica. Il tavolo, riferiscono i sindacalisti presenti al vertice, sarà aggiornato a metà ottobre quando saranno pronti i primi risultati del monitoraggio.
In una recente indagine condotta da Filca, Fillea e Feneal emerge che nel corso degli ultimi due anni e mezzo i posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni sono stati circa 5 mila. La radiografia, basata su dati Edilcassa e Cassa Edile, evidenzia inoltre che nello stesso periodo sono state chiuse oltre 600 aziende.