BASILICATA, PER LA FILCA E’ URGENTE RIFORMARE IL SISTEMA DEGLI APPALTI

BASILICATA, PER LA FILCA E’ URGENTE RIFORMARE IL SISTEMA DEGLI APPALTI

“Le opere pubbliche che procedono al rallentatore sono il prodotto di norme sbagliate. E quando le norme sono sbagliate bisogna sforzarsi di cambiarle”. È quanto sostiene il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che rilancia la proposta della Filca nazionale di una radicale riforma del sistema degli appalti per arginare la lievitazione dei costi delle opere e la corruzione. Nel mirino del sindacato in particolare il meccanismo del massimo ribasso e l’affidamento delle grandi opere ai cosiddetti general contractor.
“Nella disciplina che regola gli appalti pubblici nel nostro paese – spiega La Torre – ci sono evidenti distorsioni che producono l’esatto contrario di quanto si propongono di prevenire. Prendiamo il caso del massimo ribasso: che senso ha assegnare un’opera a prezzi stracciati se poi in corso d’opera i costi lievitano in maniera esponenziale a colpi di varianti?”. Per il segretario della Filca Cisl lucana “è dentro questo meccanismo perverso che si infila la corruzione facendo lievitare i costi di almeno il 20 per cento alla faccia del massimo ribasso. Bisogna superare il massimo ribasso e passare al meccanismo dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.
Altra nota dolente è quella dei general contractor. Secondo La Torre “andrebbero semplicemente eliminati perché costituiscono un’inutile e costosissima intermediazione tra la stazione appaltante e le ditte che materialmente realizzano le opere in subappalto, spesso a condizioni capestro che poi si scaricano sulla sicurezza e sui salari dei lavoratori e sui tempi di esecuzione delle opere, come è il caso della Bradanica e di tante altre opere disseminate nella nostra regione. Il combinato disposto tra massimo ribasso e catene di subappalti sono il terreno ideale in cui attecchiscono la corruzione e la malavita. Noi vogliamo superare tutto questo – conclude La Torre – per costruire un’edilizia che punti sempre più sulla qualità, sull’innovazione e sulla centralità del lavoro e delle persone”.

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