BASILICATA, LA FILCA-CISL INSORGE: "IN EDILIZIA BASTA FILOSOFIA, VOGLIAMO I FATTI"

BASILICATA, LA FILCA-CISL INSORGE: "IN EDILIZIA BASTA FILOSOFIA, VOGLIAMO I FATTI"

Il segretario  generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, torna a sollecitare lo sblocco delle opere pubbliche già cantierizzate per “risollevare le sorti del settore edile in Basilicata e fermare l’emorragia occupazionale”. Per La Torre “i dati Bankitalia sull’economia della Basilicata evidenziano in modo inequivocabile la connessione tra la situazione di stallo che si continua a registrare nel comparto delle opere pubbliche e il cattivo andamento di fatturato e occupazione nelle imprese di costruzioni lucane”.
“Tra il 2009 e il 2010 il numero di opere pubblicate appaltate nella nostra regione – evidenzia La Torre – è crollato del 31,6 per cento e il controvalore finanziario, al netto di un forte investimento nel settore petrolifero, si è ridotto del 2 per cento. Se nel 2009 le opere appaltate in Basilicata dai vari enti sono state 440, nel 2010 il loro numero si è ridotto a poco più di 300. La flessione denunciata da Bankitalia, oltre a non smuovere il gap infrastrutturale storico della nostra regione, che resta male collegata ai mercati di sbocco nazionali e internazionali, si riflette in maniera pesante sulla vita e sulle aspettative delle imprese e dei lavoratori edili”.
Secondo il segretario della Filca Cisl lucana “è tempo di mettere da parte la filosofia e sbrigare le pratiche. Non è concepibile che, al cospetto di una crisi dalle dimensioni e dagli effetti colossali, il più volte annunciato osservatorio regionale sulle opere pubbliche resti ancora allo stadio di ipotesi, così com’è inspiegabile che opere che potrebbero essere cantierizzate in poche settimane continuino a restare al palo”. La Torre auspica infine “un pronto rilancio dell’edilizia residenziale e agevolata, che può contare su una dotazione finanziaria di oltre 30 milioni di euro, e il definitivo avvio dei progetti legati ai programmi Pisu per le città di Potenza e Matera che consentirebbero di immettere nel circuito dell’edilizia e dei settori affini qualcosa come 74 milioni di euro e di cambiare in modo profondo il volto delle due città capoluogo. Stiamo parlando complessivamente di 100 milioni di euro che aspettano solo di essere spesi, e bene”.

Altre notizie