“L’imponente operazione di polizia svolta a Bari, che ha permesso di smantellare il clan Di Cosola, sta svelando gli interessi della criminalità nel settore dell’edilizia e, soprattutto, in quello della vendita del cemento di bassa qualità. I dettagli che stanno emergendo confermano quello che la Filca denuncia da tempo: il settore delle costruzioni è terreno fertile per le mafie, per questo è necessario un giro di vite da parte delle istituzioni, per garantire la legalità e la regolarità nel settore”. Lo ha dichiarato Antonio Delle Noci, segretario generale della Filca-Cisl di Bari. “Realizzare opere e infrastrutture con il cemento di bassa qualità non è solo una scorrettezza nei confronti degli imprenditori onesti, ma rappresenta una perdita economica per gli enti appaltanti e soprattutto un rischio per la collettività. Scuole, ospedali, ponti, strade realizzate con cemento di bassa qualità, rappresentano un vero attentato alle persone, come la tragedia del terremoto in Abruzzo ha insegnato. Per questo stanziare risorse per l’edilizia e far partire i cantieri non basta: è opportuno che tutti i soggetti preposti, anche i sindacati attraverso i delegati e gli Enti paritetici, vigilino sulla qualità dei lavori eseguiti, nell’interesse di tutti i cittadini”, ha concluso Delle Noci.