BARI, FILCA CONTRO LE BANCHE: “NON ANTICIPANO LA CIGS”

BARI, FILCA CONTRO LE BANCHE: “NON ANTICIPANO LA CIGS”

230 lavoratori della Matarrese SpA, 1400 della Natuzzi SpA, e si potrebbe ancora andare avanti con i numeri, sono i lavoratori che da mesi o anni, sono in Cassa Integrazione Straordinaria, che da mesi aspettano il pagamento della indennità e per i quali si potrebbero attivare molteplici soluzioni per poter garantire loro un entrata mensile. Una su tutte è l’accordo sottoscritto nell’aprile del 2009 tra Abi, Confindustria e organizzazioni sindacali, riguardante la “Convenzione in tema di anticipazione sociale dell’indennità di CIGS”, poi integrato e recepito in Puglia nel novembre dello stesso anno dall’accordo siglato tra Regione, ABI puglia e CGIL CISL e UIL. A denunciarlo in una nota è la FILCA CISL di Bari, sindacato degli edili e del settore legno-arredamento
La convenzione prevede appunto un anticipazione dell’indennità di CIGS, qualora sia stato richiesto il pagamento diretto da parte dell’INPS e finché il Ministero del lavoro non ne abbia data approvazione, da parte delle banche aderenti al circuito ABI fino ad un massimo di sei mila euro proprio per aiutare i lavoratori coinvolti e le loro famiglie nelle difficoltà finanziare.
“Nei mesi scorsi ci siamo interessati ad attivare questa convenzione – ha dichiarato il segretario generale della FILCA CISL di Bari, Antonio Delle Noci – riscontrando dapprima un apertura da parte di un istituto bancario, il quale aveva iniziato ad acquisire tutta la documentazione, e poi un diniego a proseguire perché nel proprio regolamento interno è richiesta esplicitamente copia del decreto ministeriale di approvazione della cassa integrazione. Questo è inaccettabile, ha proseguito Delle Noci, in primo luogo perché viene meno il principio di “Anticipazione Sociale”, e poi dal punto di vista meramente pratico, nella convenzione non si fa alcun riferimento alla richiesta del decreto di approvazione del Ministero. Tutto questo sta provocando notevoli disagi finanziari ai lavoratori e alle loro famiglie. Non è possibile, conclude il segretario del sindacato degli edili, che esistano accordi, protocolli di intesa, leggi e quant’altro, finalizzati ad aiutare i lavoratori a superare questo momento di difficoltà, e non sia dia piena esigibilità ed attuazione. Nei prossimi giorni chiederemo l’intervento del Prefetto affinché le istituzioni facciano la loro parte e ci aiutino a trovare soluzioni alla mancata attivazione della Convenzione”.

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