Pubblichiamo di seguito una nota di Mennato Magnolia, responsabile della Filca-Cisl Avellino
Lo denunciamo da tempo, la crisi del settore delle Costruzioni e dell’Edilizia in Irpinia ed in Campania fa sentire i suoi effetti drammatici sulla situazione occupazionale: si stima una perdita di 700 mila posti di lavoro dal 2008, inizio della grande crisi in Italia, di 130.000 in Campania e di oltre 6.000 nella sola provincia di Avellino, che contribuiscono agli oltre 84.000 disoccupati censiti al Centro per l’Impiego Irpino.
I dati Cassa Edile a consuntivo 2013 fotografano questa drammatica caduta del settore, che registra la perdita di oltre il 48% del monte salari, la scomparsa del 21% delle imprese e il 38% dei lavoratori con dimezzamento delle ore lavorate. Va aggiunto che questa situazione crea anche non poche difficoltà gestionali agli stessi “enti” con particolare riferimento al settore della formazione e della prevenzione (CFS).
Eppure sono molte le opere bloccate a vario titolo, ma soprattutto per inerzia delle istituzioni ai vari livelli, per eccessiva burocrazia (paranoica) e latitanza della politica. Basti pensare che solo in provincia di Avellino, dal nostro osservatorio, solo di opere pubbliche bloccate e che da tempo denunciamo, anche con diverse mobilitazioni Filca e Cisl territoriale, regionale e nazionale, ammontano complessivamente ad oltre 1.000 milioni di Euro ( si riportano alcune di esse, come per i circa 44 milioni di € del comune di Avelino, la Paolise-Pianodardine e la piattaforma logistica V.Ufita per 100 milioni e la Lioni Grottaminarda per 220 milioni, ecc.). Queste opere, sbloccate, potranno invertire la tendenza e dare una buona boccata di ossigeno al settore e all’intera economia del territorio.
Quelle che si stanno sbloccando e con molta lentezza ( la Pavoncelli Bis, la strada di collegamento ANAS Grottaminarda ed il 1° lotto della Lioni/Grottaminarda), sono gocce nel deserto che possono in parte solo lenire la necessità di lavoro; ovviamente serve una svolta decisa attraverso un’assunzione di responsabilità che parta dal governo centrale e via via a scendere a tutti i livelli istituzionali, Regione Campania, Provincie e comuni.
Vogliamo in questo senso qui evidenziare che per la Lioni/Grottaminarda è arrivato il momento dove non si può più perdere tempo. Ci riferiamo in particolare ai 220.000 milioni di Euro della delibera Cipe dell’agosto 2011 e a quelle successive (marzo 2012 e dicembre 2013), che hanno, inoltre, dato i tempi di realizzazione dell’Accordo di Programma Quadro tra Regione Campania, prioritariamente, il Ministero dello Sviluppo Economico e quello delle Infrastrutture, come termine ultimo giugno 2014. Quindi è necessario velocizzare al massimo i tempi, anche per non perdere queste risorse per la realizzazione della importante opera.
Ribadiamo infine il forte impegno della Filca e della Cisl a tutti i livelli per dare risposte concrete per lo sblocco delle grandi opere e lo sviluppo del settore.