In crisi la Calcestruzzi Irpini di Pianodardine (Avellino). Nel corso di una riunione sindacale è emerso la situazione negativa per il settore estrattivo che, a cascata, coinvolge anche i comparti contributivi che vanno dal cemento al bitumaggio di catrame fino ai trasporti per la limitazione all’escavazione della materia prima, il materiale calcareo della cava.
“L’azienda – ha dichiarato Mennato Magnolia, della Filca-Cisl di Avellino – ha comunicato ai sindacati che, in mancanza di una definizione in tempi brevi della problematica si vedrà costretta a ricorrere al licenziamento di circa 100 dipendenti diretti e di altri 150 circa dell’indotto. Come sindacati – ha concluso – abbiamo dichiarato lo stato di agitazione ed indetto un’assemblea e nello stesso tempo abbiamo sollecitato le istituzioni locali e regionali a trovare una soluzione”.