Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha annunciato la possibilità di cancellare l’Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici (Avcp), con conseguente passaggio delle sue competenze sotto il ministero. Sulla vicenda è intervenuto con una nota il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti. “La riduzione della spesa pubblica è un tema caro alla Cisl ed alla Filca. Se il passaggio delle competenze dell’Avcp sotto il ministero significa ottimizzare i costi di gestione dell’Autorità, siamo assolutamente favorevoli all’operazione annunciata dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Ma il rischio – spiega Pesenti – è che questo cambio di competenze determini anche un depotenziamento del ruolo e delle funzioni dell’Autorità, che invece devono rimanere tali. Ecco perché gradiremmo che il ministro Lupi fornisca ulteriori ragguagli circa questa operazione: sul tema gli consigliamo di studiare quanto messo in pratica dalla Cisl e dalla Filca, che grazie ad una profonda riorganizzazione delle proprie strutture stanno ottimizzando i costi assicurando gli stessi servizi agli associati”.
“Tornando all’Avcp – aggiunge il segretario generale della Filca – riteniamo che la presenza di un soggetto autorevole in un campo difficile e a rischio come quello degli appalti, costituisca una garanzia della quale non è possibile fare a meno. La riorganizzazione dell’Autorità potrebbe addirittura essere l’occasione per potenziare ulteriormente l’attività dell’Avcp sul fronte, per esempio, della economicità di esecuzione dei contratti, accertando che non ci sia pregiudizio per il pubblico erario e quindi diventando un servizio sempre più ‘conveniente’ per lo Stato. Infine ritengo che per il settore delle costruzioni l’impegno dell’Autorità sia importante e puntuale, non solo per garantire la legalità e la regolarità degli appalti, ma anche il compimento degli stessi: non più tardi di un mese fa, grazie proprio all’Autorità di Vigilanza, che ha redatto l’ottavo rapporto sulla legge obiettivo in collaborazione con il Servizio studi della Camera ed il Cresme, abbiamo avuto la conferma che solo una piccola parte delle Grandi opere è stato completato”, ha concluso Pesenti.