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APPELLO DELLA FILCA DI FIRENZE: PARTIRE SUBITO CON I LAVORI PROGETTATI DA FOSTER

APPELLO DELLA FILCA DI FIRENZE: PARTIRE SUBITO CON I LAVORI PROGETTATI DA FOSTER

Abbiamo ricevuto dal segretario generale della Filca-Cisl di Firenze, Ottavio De Luca, una nota sui ritardi di avvio dei lavori per il sottoattraversamento ferroviario nel capoluogo toscano. Lo pubblichiamo integralmente.
Pensavamo che i lavori per il sottoattraversamento ferroviario a Firenze fossero sulla strada giusta per essere operativi e invece continua l’infinita querelle dell’amministrazione comunale sull’alta velocità e sulla stazione sotterranea progettata da Foster. Dopo il via libera dell’Osservatorio Ambientale al tunnel e alla stazione dello scorso febbraio, pareva che il progetto per il nodo fiorentino dovesse partire, senza più interferenze strumentali, e contribuire così non solo allo sviluppo del nostro territorio ma anche e soprattutto allo sviluppo occupazionale della nostra provincia. E quando si parla di sviluppo occupazionale, pensiamo non solo a quello del settore dell’edilizia principalmente coinvolto da un’opera di queste dimensioni ma anche a quello dell’indotto che ruota intorno al settore dell’edilizia, da sempre settore trainante della nostra economia.
L’ok dell’osservatorio ambientale per l’impatto che avrà sull’ambiente il progetto del sottoattraversamento e del corretto svolgimento dei lavori aveva dato il via effettivo ai lavori per l’alta velocità e per la stazione con tutte le rassicurazioni in  materia di salvaguardia ambientale e sicurezza infrastrutturale. Considerando poi che a ciò, si aggiunge il rinvio dell’approvazione del piano strutturale da parte dell’amministrazione comunale fiorentina, i lavori della Tav sono gli unici che finora movimentano il settore edile e le aziende, anche fiorentine, coinvolte nei lavori sul nostro territorio. Il calo di addetti in cassa edile fiorentina pari al 10% ci induce ad una riflessione: oggi l’edilizia è uno dei settori più in crisi e con essa tutta la sua filiera e le conseguenze in termini occupazionali e di sviluppo del settore non possono lasciarci indifferenti.
Bisogna agire sulle politiche strutturali e avere impegni certi e rapidi da parte delle istituzioni locali per far ripartire lo sviluppo e il lavoro. Moltissime aziende edili fiorentine hanno già utilizzato lo strumento della cassa integrazione per far fronte al calo di  lavoro ma ora attendono la ripresa e la possibilità di lavorare a pieno ritmo e a regime. I continui ritardi nella prosecuzione dei lavori non consentono di far ripartire seriamente il lavoro nella nostra provincia e non permettono di dare risposte certe e non più rinviabili a tutti quei lavoratori e aziende del territorio che si trovano in difficoltà da ormai troppo tempo.

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