RINNOVATO il Contratto integrativo regionale per i lavoratori delle imprese edili del settore artigianato e piccola industria, scaduto il 28 febbraio 2003. L’accordo, che succede a quello concluso a marzo in edilizia, è stato sottoscritto ad Aosta dalla segreteria regionale della Federazione dei lavoratori delle costruzioni ( Flc ) e dalla Confederazione nazionale artigianato (Cna)-Confartigianato della Valle d’Aosta. In base al nuovo contratto è previsto un aumento pari a euro 41,94 dal primo aprile 2003 per l’Elemento economico territoriale (Eet) agli operai del terzo Livello; per l’indennità di mensa l’aumento è di euro 13,84 mensili e per la trasferta l’indennità è aumentata di euro 0,52 giornaliere per i cantieri situati oltre i 15 chilometri dal municipio di assunzione. Soddisfazione della Flc per i contenuti innovativi riguardanti il sistema di informazioni, di concertazione e le nuove relazioni sindacali: “Si sono poste le basi – sostiene – per un maggior controllo degli adempimenti contributivi e retributivi in capo alle imprese. È stata ribadita l’opportunità di costituire l’Osservatorio regionale delle Costruzioni ed è stata confermata la volontà di procedere con la costituzione dello sportello unico per il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva (Durc)”. “Il risultato raggiunto sul Durc – spiega il segretario generale della Filca Cisl della Valle d’Aosta , Franco De Gattis – è un elemento importante sul fronte della regolarizzazione del settore delle costruzioni. Inoltre, siamo riusciti a raggiungere un accordo con le imprese edili che riconosceranno fino a quattro ore all’anno di assemblea retribuita sul tema della sicurezza, gestite direttamente da Rls o Rlst. In questo modo – aggiunge De Gattis – diamo un importante impulso allo stesso criterio della partecipazione, alla base del decreto 626, creando un raccordo tra datori di lavoro e Rls in materia di prevenzione del rischio nei cantieri”. I lavoratori edili regolarmente iscritti alla Cassa Edile in Val d’Aosta ammontano a quasi 4 mila, sui circa 6.500 effettivi. Oltre a ciò, se il settore delle costruzioni in Italia pesa per il 10% sul Pil nazionale, in Val d’Aosta la percentuale sale fino al 14%. Intanto, per combattere il fenomeno del lavoro nero in edilizia, il segretario generale della Filca-Cisl abruzzese, Gianfranco Reale , propone l’estensione del Durc, facendo dialogare gli enti di emanazione pubblica con le parti sociali, in modo da regolarizzare i lavoratori sia sotto l’aspetto contributivo che della sicurezza. “Il Durc – nota Reale – oggi è in via di sperimentazione nella provincia dell’ Aquila , attraverso lo sportello unico istituito presso l’Inps che ha il compito di rilasciare il certificato attestante la piena regolarità contributiva previdenziale e assistenziale delle ditte impegnate nei vari lavori pubblici. Poichè gran parte degli introiti delle imprese edili locali provengono dall’edilizia privata, costruzioni e ristrutturazioni, la Filca invita tutti i Comuni della provincia ad estendere il Durc anche ai privati attraverso il rilascio del certificato di agibilità e abitabilità ai committenti che dimostrano di aver affidato i lavoratori a ditte in regola con i versamenti a Inps, Inail e Cassa edile”. Oggi, infine, la Filca nazionale lancerà, nel corso di un Convegno a Roma, le proposte operative per contrastare lavoro nero e infortuni nei cantieri e per governare il mercato del lavoro in edilizia.
Francesco Tobia