Cinisi (Palermo)
A Cinisi corteo per ricordare Peppino Impastato
“Siamo qui per ribadire il nostro impegno contro l’illegalità e per ricordare la figura di un uomo che, nato in una famiglia mafiosa, ha pagato con la vita la ribellione a quella cultura. Ma la nostra partecipazione non è un gesto isolato: segue i percorsi sulla legalità e sulla lotta alla mafia già avviati in molte regioni d’Italia e precede altre iniziative sulla legalità. Un impegno che trova conferma nella scelta di Palermo per ospitare il Campo-scuola nazionale della Filca, in programma a fine luglio”. Lo ha detto il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti, partecipando a Cinisi, in provincia di Palermo, alla Manifestazione nazionale conto la mafia, nel trentennale dell’assassinio di Peppino Impastato. Pesenti ha guidato una folta delegazione di dirigenti ed operatori della Filca giunti da tutta Italia, con in testa la segreteria nazionale, nel corteo per le strade di Cinisi. “La nostra azione – ha detto Pesenti – si concretizza in un ricco percorso sulla legalità e sulla lotta alle mafie, a tutte le mafie, per un impegno di tipo sociale che veda coinvolto il sindacato. Si tratta anche di un modo per fare formazione al gruppo dirigente sindacale rispetto al problema della legalità. Perché è ovvio che se non c’è legalità nella società, è impensabile che ci sia nel mondo del lavoro, nei cantieri. E rinunciare a questa lotta significa gettare la spugna rispetto alle prospettive di sviluppo sia del Sud che di tutta Italia”. Tantissimi gli esponenti siciliani della Filca, guidati dal segretario generale regionale Santino Spinella e da quello di Palermo, Salvatore Scelfo: “Condividiamo i valori antimafia e la lotta per la legalità per cui è stato ucciso Impastato”, ha dichiarato quest’ultimo. “Mi ha commosso leggere una relazione di Raffaele Bonanni quando era segretario a Palermo, in cui ricordava le lotte del giovane siciliano accanto ai lavoratori. Come sindacato abbiamo il dovere di porre con forza questi temi”. Ma l’impegno nell’isola è legato anche alla diffusione della cultura della legalità tra i giovani: a gennaio, grazie al contributo della Filca Nazionale, infatti, gli studenti della scuola intitolata a Padre Puglisi, che sorge del difficile quartiere Brancaccio di Palermo, hanno ricevuto una nuova, moderna aula multimediale dotata di 20 computer, video proiettore, laboratorio per le lingue straniere. “Tutti questi progetti e tutte queste iniziative – ha concluso Pesenti – si collocano nei nostri percorsi di legalità e solidarietà, che culmineranno nel luglio prossimo con il Campo-scuola nazionale. Un momento di formazione, socializzazione ed impegno che abbiamo scelto di fare a Palermo, facendo nostro il motto di Padre Puglisi, ‘E se ognuno fa qualcosa’”.
Vanni Petrelli