La Filca-Cisl aderisce alla Giornata mondiale di mobilitazione per la lotta ai cambiamenti climatici, in programma domani 26 giugno e lanciata dalla ITUC–CSI, la Confederazione Internazionale dei sindacati. Obiettivo di questa prima Giornata è l’avvio di una strategia per portare tutto il mondo del lavoro verso la riconversione ecologica dell’economia, con la creazione di lavori di migliore qualità e rispettosi della dignità umana.
“L’ambiente è un tema molto caro alla nostra categoria – ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl Franco Turri – che è impegnata in prima linea per garantire lo sviluppo sostenibile nei settori di competenza, vale a dire l’edilizia, i lapidei, i laterizi, il cemento, il legno. Un impegno concreto messo in campo attraverso il lavoro quotidiano dei dipartimenti nazionali, guidati dai segretari Salvatore Federico e Stefano Macale, e grazie agli sforzi di centinaia di dirigenti, operatori e delegati. Le nostre proposte, note a tutti, prevedono infatti misure più allettanti per le ristrutturazioni, la rigenerazione del già costruito, gli interventi anti sismici, una normativa sugli appalti verdi, al fine di premiare chi fa ricerca ed innovazione nei nostri settori. Noi promuoviamo l’esigenza di un’edilizia a ‘chilometro zero’, vale a dire senza consumo del suolo ma recuperando il già costruito: penso alle tante abitazioni fatiscenti dei centri storici di tutte le città, ma anche a capannoni industriali, ospedali, scuole, caserme, ecc”.
“Recuperare questi immobili – prosegue il segretario generale della Filca – ci consente di non utilizzare altro suolo e di inquinare molto meno, compiendo così una forma di urbanizzazione che ha vantaggi non solo sul fronte ambientale, ma anche sociale, perché ci consente di ridisegnare le città e di assicurare la qualità della vita delle persone. Anche sulle infrastrutture la nostra posizione non si discute: riteniamo infatti che non tutte le grandi opere siano utili. Ma quelle che assicurano modernità e sicurezza devono essere realizzate (o sbloccate), e devono essere completate nel minor tempo possibile. E poi sosteniamo la ricerca di nuove soluzioni nei materiali da costruzione e l’utilizzo delle cementerie come smaltitore di rifiuti. Nei nostri contratti e nei tantissimi protocolli che promuoviamo e firmiamo in tutta Italia ci sono numerosi riferimenti all’ambiente, alla responsabilità sociale d’impresa, ai rapporti tra i siti produttivi ed il territorio circostante. Noi riteniamo che nel mondo del lavoro al centro ci sia la persona. Garantire ai lavoratori, ai loro figli, un futuro all’insegna della sostenibilità vuol dire compiere un passo in avanti significativo verso la dignità della persona, nell’interesse di tutti”, ha concluso Turri.