Una manifestazione, stamani, per rivendicare la continuità dei lavori ed il completamento dell’opera. Il 18 dicembre si gioca una partita importante a Roma per il destino di questa provincia. Bisogna portare a compimento i lavori riguardanti l’ammodernamento a quattro corsie della strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta. Nella piena condivisione del monito lanciato dalla segreterie regionali “i cantieri della Cmc in Sicilia vanno tutelati in ogni modo, tenendo separate le vicende aziendali di carattere nazionale da quelle locali. La vertenza, infatti, va gestita in Sicilia con un’ottica territoriale improntata al più sano pragmatismo, per non privare l’isola di infrastrutture fondamentali e per non causare la perdita di ulteriori posti di lavoro nel settore delle costruzioni”. La strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta non deve e non dovrà correre il rischio di fermare la sua corsa trasformandosi nell’ennesima incompiuta. Il settore edile vive una fase delicatissima. Le prestazioni a sostegno del reddito non sono l’alternativa al lavoro produttivo, non possono colmare le lacune di un sistema economico fragile: nascono, infatti, come misura temporanea per superare una difficoltà legata alla momentanea mancanza di lavoro. L’assistenzialismo, poi, non rientra nel vocabolario quotidiano dei lavoratori. C’è il rischio che il deserto industriale avanza inesorabilmente se gli investimenti in Sicilia diventeranno mera utopia. Il territorio interessato non può sopportare questa ulteriore mortificazione, questo ulteriore colpo letale alla propria economia. Se qualcosa non cambia, il territorio è ad un passo dal baratro: pende il cartellino rosso. La Strada degli Scrittori deve necessariamente essere completata evitando una ulteriore offesa al comprensorio che ha legato il suo destino a questa infrastruttura, affinché non si perdano altri posti di lavoro. I lavoratori ed il territorio difendono un diritto inalienabile: il diritto al futuro, il diritto al lavoro