RAGGIUNTO L'ACCORDO ALLA CIM, ODISSEA FINITA PER GLI OPERAI

RAGGIUNTO L'ACCORDO ALLA CIM, ODISSEA FINITA PER GLI OPERAI

Ci sono voluti tre lunghi anni di braccio di ferro ma alla fine l’accordo agognato è arrivato. La fabbrica di prodotti per l’edilizia Cim e il comune di Marcellina (in provincia di Roma), proprietario dell’area su cui sorge lo stabilimento, hanno infatti sottoscritto un’intesa davanti al prefetto di Roma in cui si mette la parola fine all’annosa vertenza relativa allo sfruttamento dell’area estrattiva e al rinnovo del contratto d’affitto ad essa relativo. L’intesa è stata ratificata anche nel corso del Consiglio comunale della cittadina romana. Una vertenza lunga e complessa, quella della Cim, culminata lo scorso agosto nella clamorosa protesta dei sette operai che rimasero per giorni barricati sulla torre-silos dell’azienda invocando un’intesa salva occupazione.

“L’accordo è finalmente arrivato – dichiara Augusto Pallante, della segreteria della Filca di Roma – e ripaga uno sforzo lungo anni. Ma l’importante è che alla fine di questa vertenza difficile ed estenuante abbiano prevalso il buon senso e la concertazione”. I contenuti dell’accordo sono davvero innovativi: “I punti salienti dell’intesa – spiega Pallante – sono essenzialmente quattro: la corresponsione al Comune, da parte dell’azienda, di un ‘bonus ristoro’ per la ristrutturazione di una scuola elementare; la cessione di materiali di produzione della società al costo di produzione, a privati cittadini residenti nel comune di Marcellina, per lavori di restauro da eseguirsi su immobili siti nel territorio comunale; il mantenimento degli attuali livelli occupazionali con aumento del personale nei prossimi tre anni; la garanzia di una corretta esecuzione delle opere di ripristino e nel totale rispetto della tutela ambientale”. Insomma, un modo concreto per trasformare un problema in un’opportunità. “Salvare i posti di lavoro è una delle nostre missioni – dichiara l’esponente della Filca romana – perché la chiusura dell’azienda avrebbe significato grossi problemi economici e sociali. Aver raggiunto un accordo che salvaguarda l’occupazione e al contempo interagisce con il territorio ci inorgoglisce e ci dimostra che questa della responsabilità sociale è la strada giusta da seguire”.

Grande soddisfazione anche tra i 50 operai dell’azienda, che in una lettera hanno ringraziato tutti i soggetti che hanno preso parte alle trattative, “manifestando sincera stima per l’impegno continuamente profuso al fine di individuare una soluzione transattiva della vertenza, volta principalmente alla salvaguardia e tutela dei posti di lavoro e al conseguente mantenimento del decoro e della dignità sia dei singoli addetti, sia dei loro familiari”.

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