Nasce il comitato paritetico nazionale
All’alba di ieri, dopo una lunga trattativa che ha visti impegnati Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil anche con l’iniziativa dello sciopero di venerdì scorso, contribuendo allo sblocco immediato della trattativa, è stato sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto nazionale nel rispetto di quanto previsto dal Protocollo 23 luglio 1993. Le segreterie nazionali di Filca , Feneal e Fillea , unitamente alle delegazioni trattanti, esprimono un giudizio positivo per l’esito della trattativa. Piero Baroni , segretario nazionale della Filca e responsabile del settore cemento calce e gesso, Piero Baroni, è soddisfatto soprattutto per la riforma dell’inquadramento che ha cambiato l’assetto precedente. La riforma si basa sulle aree professionali – aggiunge Baroni – ed ha una scala parametrale molto più ricca. Anche sull’orario di lavoro, con il Dlgs 66/2003, c’è stata una buona armonizzazione contrattuale. Sul versante del lato economico, conclude Baroni, siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo: contro i 91 Euro richiesti ne abbiamo ottenuti 88. C’è stata anche una implementazione delle relazioni sindacali con la costituzione del Cpn (Comitato Paritetico Nazionale), il miglioramento della normativa su ambiente e sicurezza, la regolamentazione dell’orario di lavoro con l’istituzione della pausa retribuita. Il Cpn permanente avrà propria autonomia funzionale ed operativa. Entro 3 mesi dalla firma del Ccnl le parti, rappresentate pariteticamente nel Comitato ne definiranno la composizione ed il regolamento per lo svolgimento delle attività. Il programma dei lavori del Comitato verterà in particolare sui seguenti temi: -andamento congiunturale dei settori anche con riferimento all’import-export dei prodotti -eventuali problematiche di approvvigionamento della materia prima con riferimento alle norme di legge sull’attività estrattiva e alla loro applicazione in sede amministrativa -utilizzo dei combustibili non convenzionali e il risparmio energetico con riguardo alla stima degli effetti indotti sull’occupazione -formazione professionale -tematiche della sicurezza sul lavoro e della tutela dell’ambiente esterno. Altri punti dell’accordo sono: 1.Riforma dell’inquadramento Istituzione del nuovo sistema di inquadramento attraverso 5 nuove aree e 12 livelli retributivi, oltre ad una nuova scala parametrale 100-210 che valorizza tutti i lavoratori, in particolare la polifunzionalità e che avrà la sua decorrenza da ottobre 2006, con conseguenti incrementi economici. 2.Salario Aumento complessivo di Euro 88,00 Aumento dei minimi tabellari di Euro 85,60, a livello CS in 3 tranches così suddivisi: 1/3/2004= E 35,00 1/1/2005= E 30,00 1/7/2005= E 20,60 Una tantum : Euro 200,00 da erogarsi con la retribuzione di Marzo 2004. Previdenza complementare Aumento della contribuzione (paritetico) dall’attuale 1% all’1,20%. La quota di Tfr passerà dal 30% (attuale) al 40%. 3.Premio di anzianità Riconoscimento del diritto anche per gli operai del Premio. Tale premio sarà corrisposto a tutti i lavoratori in forza nelle unità produttive la cui anzianità di servizio sarà calcolata in misura del 50% e retribuita nella misura di una intera mensilità. 4.Sanità integrativa Costituzione di una commissione paritetica per lo studio di fattibilità del fondo settoriale ed intersettoriale. 5.Decorrenza e durata Il Contratto nazionale decorrerà dal 1 marzo 2004 e scadrà il 30/09/2005.
Claudio Sottile