A RISCHIO 200 MILIONI DI EURO PER LA SIRACUSA-GELA

A RISCHIO 200 MILIONI DI EURO PER LA SIRACUSA-GELA

Rischia di andare perduto il finanziamento europeo di 196,8 milioni, destinato all’autostrada Siracusa-Gela. I lavori per la costruzione dei tre lotti dell’arteria autostradale sono fermi per la mancata consegna da parte del Consorzio Autostrade Siciliane, in seguito ad un ricorso al Tar e non si intravede all’orizzonte alcuna possibilità di far ripartire i cantieri. A lanciare l’allarme è Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia che da tempo ribadisce la necessità di completare “questa grande infrastruttura in costruzione, a spizzichi e bocconi, da quarant’anni e indispensabile per lo sviluppo di un’area come quella ragusana che paga a caro prezzo il trasporto delle propri produzioni grazie proprio alla mancanza di assi viari nei mercati nazionali”. “L’assenza di decisioni sul da farsi da parte delle istituzioni – aggiunge Barbera – mette a repentaglio l’intera opera che dovrebbe essere consegnata entro il termine ultimo del 31 dicembre 2015. A causa della lentezza e dell’indecisione e dell’insipienza burocratica e amministrativa al territorio ragusano rischia di andare il triste primato di essere l’unico, tra quelli siciliani, a non avere neanche un chilometro di autostrada”.
Barbera traccia un breve excursus delle vicende recenti, relative alla realizzazione dell’autostrada Siracusa-Gela: “la gara – dichiara – a causa dell’estenuante indolenza burocratica, dopo anni di attesa, è stata bandita solo a luglio dello scorso anno ed è sopraggiunto il ricorso al Tar di una delle aziende escluse. Il risultato è che ad oggi il finanziamento Ue relativo alla realizzazione dell’opera è sospeso e rischia di ritornare al mittente se l’infrastruttura non sarà completata entro il 31 dicembre 2015”. “La Sicilia – continua Barbera – non può certo permettersi di perdere risorse europee, né è ammissibile che i mille edili che potrebbero essere impegnati nella realizzazione dell’opera, siano oggi disoccupati”. “Chiediamo – afferma Barbera- alla politica e ai giudici amministrativi, di accelerare quanto più possibile i processi relativi alla consegna e alla cantierizzazione di quest’opera, per l’importante sbocco occupazionale che può avere, in un territorio quale quello ragusano, in cui sino ad oggi si sono persi oltre 3000 posti di lavoro in edilizia. Non vogliamo correre il rischio che anche quest’opera cada nel dimenticatoio della burocrazia, come il 50% delle gare assegnate dal 2008 ad oggi e di cui chiederemo conto all’assessorato regionale alle Infrastrutture”. “E’ giunto il momento – conclude Barbera- che tutti i soggetti coinvolti nei processi amministrativi, politici e sociali facciano di più, si impegnino concretamente e non soltanto a parole, per snellire e accelerare le procedure burocratiche e amministrative. E’ uno dei modi per uscire dalla crisi in questa terra martoriata che oggi ha soprattutto bisogno di sperare che qualcosa cambi”.

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