Nei cantieri allestiti per la riqualificazione dell’area del rione Japigia di Bari le tutele dei lavoratori, in termini contrattuali e di sicurezza, saranno estese anche ai subappalti. Lo prevede un importante protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune del capoluogo pugliese, dall’Ance, dai sindacati di categoria Filca, Feneal, Fillea, dall’Eni SpA e dal “Pirp Japigia Scarl”, la società consortile che si occuperà dei lavori.
“L’accordo – spiega Tommaso Contaldo, segretario generale della Filca-Cisl barese – ha il merito di contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e garantire la piena applicazione dei contratti di lavoro di riferimento, garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro e individuare azioni comuni di prevenzione, protezione e controllo in materia di sicurezza e di regolarità nei rapporti di lavoro. Fondamentale, per l’attuazione di questi obiettivi, è la sinergia con gli enti bilaterali della provincia. Grande importanza – sottolinea Contaldo – sarà data alle azioni formative previste per i lavoratori”.
In particolare il testo prevede ‘adeguata formazione’ per le 50 nuove assunzioni, che si aggiungeranno a 250 addetti per i quali l’accordo permetterà il reinserimento lavorativo. I corsi, per le figure di muratore, carpentiere, intonachista e pittore, saranno organizzati dal Formedil di Bari e prevedono anche l’erogazione di una indennità di frequenza. Sul fronte della sicurezza il protocollo d’intesa prevede che per le imprese affidatarie, esecutive e subappaltatrici ci sia l’obbligo di informare immediatamente il Comitato paritetico territoriale (Cpt) su eventuali infortuni avvenuti nel cantiere. Inoltre l’intesa è molto importante per le piccole aziende perché introduce la figura dell’Rlst nelle imprese, quelle con meno di 15 dipendenti, sprovviste di Rappresentanti dei lavoratori.
“Sono davvero fiero di aver contribuito alla redazione ed alla stipula di questo accordo – ha concluso il segretario generale della Filca-Cisl di Bari – perché coinvolge il mondo bilaterale al completo, il Ctp per la sicurezza, il Formedil per la formazione, la Cassa Edile per la verifica della regolarità contributiva, e perché testimonia ancora una volta la grande attenzione di tutte le parti sociali, sindacati, imprenditori e istituzioni, per la costruzione di un’edilizia di qualità nel territorio barese”. L’iniziativa sul quartiere Japigia sta attivando investimenti per almeno 250 milioni di euro tra fondi pubblici e capitali privati. Tra le tante opere da realizzare ci sono anche le abitazioni destinate ad ospitare 80 famiglie che oggi vivono nelle vecchie case per gli sfrattati.