Denunci il pizzo? Allora non paghi l’iscrizione alla Cassa edile. L’iniziativa è della Cepima, l’Ente paritetico di Palermo. “È proprio così”, spiega Salvatore Scelfo, vicepresidente della Cepima e segretario generale della Filca Cisl palermitana. “Gli imprenditori che denunciano il pizzo non pagheranno l’iscrizione alla Casa edile di Palermo. Si tratta di una iniziativa forte che arriva proprio nel giorni in cui l’Ente celebra il suo cinquantesimo compleanno. È la dimostrazione che ribellarsi e stare dalla parte dello Stato conviene – aggiunge Scelfo – e che le imprese che rispettano la legalità, come già avviene, vengono premiate. Un esempio? Il sistema di premialità, già in vigore, che prevede un rimborso del 20% dei contributi per le imprese in regola con la contribuzione. In un momento storico in cui la lotta alla mafia segna risultati importanti – aggiunge il vice presidente della Cassa edile – tutti dobbiamo dare un contributo. La Cepima siglerà a gennaio una convenzione con le associazioni Libero Futuro e Addiopizzo. Il settore edile, afflitto spesso da connivenze e compiacenze – conclude Scelfo – vuole fare emergere il volto pulito dell’imprenditoria onesta”.