VITERBO, IL COMMENTO DELLA FILCA SULL'ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA

VITERBO, IL COMMENTO DELLA FILCA SULL'ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA

In merito allo svolgimento dell’Assemblea della Confindustria di Viterbo, abbiamo ricevuto una nota del segretario generale della Filca viterbese, Fabio Turco, che pubblichiamo di seguito.

Salvo eccezioni che confermano la regola, rispetto alle tematiche emerse nel corso dell’Assemblea di Confindustria, la politica ha avuto reazioni fuori misura. Cosa avrebbe potuto dire di diverso Merlani se non fare l’oggettiva rappresentazione dello stato di crisi occupazionale e l’elencazione dei ritardi e delle incompiute ? Se non riprendere , per quanto ci riguarda, il tono ed il merito delle proposte condivise con gli Stati Generali delle Costruzioni di 6 mesi fa ?

Dopodichè assistiamo ad una discussione sulla questione aeroporto che ha del metafisico. Fatta la premessa – come abbiamo più volte sottolineato – che l’ aeroporto non è mai stato una rivendicazione del territorio, ma una opportunità aperta dalla necessità di riorganizzazione della logistica aeroportuale regionale e segnatamente dalla delocalizazzione del low-cost da Ciampino. Indirizzata la scelta verso Viterbo per ragioni squisitamente tecniche, che la politica ha avuto il merito di assecondare, si tratta di sapere se ha la coerenza e la forza di mantenere questo profilo, resistendo a diverse rivendicazioni localistiche e/o alle spinte degli interessi di ADR su Fiumicino.

Se guardiamo al CIPE , che crisi o no, i soldi per altre opere li ha trovati, (l’elenco per i finanziamenti al Nord sono stati stanziati ) è lecito dubitare , più che sulla speditezza , sulla linearità del percorso. Ma fintanto ché questa non viene messa in discussione è doveroso continuare a premere, insistere, lavorare. Poi ci sono le altre questioni – che riguardano noi e solo noi. Due o tre esempi, che vale la pena sollevare.

Trasversale : l’azione di pressione, cui abbiamo dato sostegno e sostanza, ha prodotto il risultato di indurre l’Assessore Regionale,Malcotti ha optare per spendere i soldi sicuri , i famosi 100 milioni della Regione, in un lotto funzionale , per cui ha disposto la progettazione. Si impegna o no la politica a seguire, ad accelerare questo primo passo e dare continuità a questo impegno ? Se si vuole in poche settimane si bandisce la gara e non si interrompono i lavori che stanno per finire dell’attuale lotto.

Poi – è stata posta la questione – di finire quest’opera con un autofinanziamento della stessa, con la concessione dell’ultimo tratto. O la politica risponde con una proposta credibile alternativa – coi soldi tra i denti per essere chiari – o dia una risposta a questa proposta. Oggi tace, tutta.

Belcolle : al di là della polemica politica sui tagli, tutti concordano sulla centralità di Belcolle. Se non è propaganda quando, con quali soldi, si da sostanza a questa centralità completando l’Ospedale, che a dar retta a destra e manca da vent’anni alternati al Governo della Regione doveva essere già vecchio e da ristrutturare più che da completare? Oppure aspettiamo lo Stirpe di turno per fare da parafulmine alle nostre contumelie?

E l’autostada Tirrenica ? In Toscana iniziano i lavori, da noi? E il semi-anello a Viterbo ? Nel dimenticatoio? E la Caserma dei VVFF ? Il Parcheggio del Sacrario ? E ci fermiano per carità . Possibile che solo qui da noi non c’è un lavoro che – iniziata a fatica ed in ritardo – non finisce mai? La politica s’inalbera ? Ma fateci il piacere si occupassero maggiormente delle problematiche del lavoro e dello sviluppo.

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