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ROMA, ENNESIMO INCIDENTE MORTALE IN UN CANTIERE

ROMA, ENNESIMO INCIDENTE MORTALE IN UN CANTIERE

Riceviamo e pubblichiamo una nota del segretario generale della Filca Cisl di Roma, Andrea Cuccello, a proposito dell’ennesimo incidente mortale in un cantiere della città.

Ancora una tragedia tra i cantieri della capitale. L’incidente mortale di ieri pomeriggio a via della Lite (Tor Vergata), dove ha perso la vita un operaio italiano di 39 anni,investito da una pompa di cemento in manovra, è la terza tra Roma e provincia dall’inizio dell’anno. Dal 2003 sono morti a Roma 50 operai ,81 compresa la provincia romana, sembra di stare in guerra e le maestranze che muoiono sul posto di lavoro sono dei martiri.

Non esiste la fatalità quando muore un operaio, non si può parlare di costo della sicurezza , ma al contrario dobbiamo intraprendere seriamente la strada della sicurezza che deve rappresentare la priorità come testimoniano le drammatiche cifre che siamo costretti a ripetere ogni volta quando accadono simili tragedie e combattere fortemente il fenomeno degli incidenti e delle morti sul lavoro attraverso la via della prevenzione e lo si deve fare con azioni mirate ed ispezioni continue. Ancora una volta come Filca Cisl di Roma siamo costretti a ripetere che non vogliamo parole ma fatti: dobbiamo garantire la totale sicurezza a chi ogni giorno lavora tra i cantieri.

A fronte di 60mila operai contrattualizzati nelle circa 11mila aziende tra Roma e provincia ce ne sono decine di migliaia che lavorano in nero, senza diritti e garanzie in tema di sicurezza. Come Filca Cisl di Roma e provincia chiediamo che vi sia un potenziamento dei servizi ispettivi per garantire una quotidiana vigilanza tra i cantieri. Per rendere più sicuri i cantieri la Filca Cisl di Roma e provincia propone:

1) la creazione di una borsa del lavoro per mettere in relazione le esigenze delle imprese con quelle dei lavoratori
2) L’istituzione di una patente a punti. E’ un sistema che permette di espellere dal ciclo produttivo le aziende che non tengono in regola i propri lavoratori e conseguentemente non fanno prevenzione per quel che riguarda la sicurezza.
3) La creazione di un tavolo tecnico tra tutti i soggetti che si interessano di sicurezza all’interno dei posti di lavoro.
E’ il momento di agire e non di parlare , di intensificare i controlli e di inasprire le pene.

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