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FIRENZE, ANCORA UNA MORTE BIANCA IN UN CANTIERE DELLA CITTA'

FIRENZE, ANCORA UNA MORTE BIANCA IN UN CANTIERE DELLA CITTA'

“La Filca-Cisl fiorentina, esprime il cordoglio alla famiglia di Salvatore Iraci Sareri, il lavoratore morto nel cantiere della ASL in Borgo Ognissanti. C’è tutto lo sconforto per l’ennesima morte bianca in un cantiere edile della nostra provincia”. A dichiarlo in una nota sono il segretario generale della Filca di Firenze, Ottavio De Luca, e Lorenzo Sichei,  RLST del comparto edile.
“La Filca – aggiungono – ribadisce con forza l’esigenza di una maggiore tutela di chi lavora; abbiamo una normativa nazionale e regionale che se ben attuata, garantisce la giusta organizzazione del lavoro. Il problema vero è che troppo spesso viene disattesa e le informazioni previste nel piano della sicurezza, non arrivano fino al lavoratore che presta la propria opera all’interno del cantiere. Occorre una cultura del lavoro che  promuova il “buon lavoro in edilizia”. La legalità nel rapporto di lavoro e la sicurezza sul lavoro, devono camminare insieme”.
“Come sindacato delle costruzioni – affermano – siamo impegnati, anche attraverso gli RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali) a fare sì che si incontrino gli interessi dei lavoratori e delle imprese per una maggiore sicurezza nei cantieri. Occorre favorire il passaggio delle informazioni da chi redige il piano della sicurezza per arrivare all’utilizzatore finale che è il lavoratore. Troppo spesso questo non avviene, il processo informativo e formativo si interrompe per la strada e questo molte volte è oggetto di rischio e quindi di possibile infortunio da parte del lavoratore”.
Per De Luca e Sichei “occorre favorire una maggiore partecipazione dei lavoratori, attraverso la formazione prevista dalla legge e dai contratti di lavoro. Occorre che gli RLS e RLST in rappresentanza dei lavoratori, siano coinvolti realmente nell’organizzazione delle imprese e del cantiere per quanto riguarda la sicurezza su lavoro. Per gli appalti pubblici è importante che il confronto fra l’Ente appaltante e le Organizzazioni Sindacali avvenga già in fase preventiva. Gli oneri per la sicurezza, non devono essere soggetti al ribasso e dovrebbero seguire una omogeneizzazione fra tutti gli enti appaltanti ben distinti dal costo dell’opera stessa. A tal fine, occorre maggiore attenzione nella fase dell’aggiudicazione dei lavori attraverso una selezione seria delle imprese”.
“Nel momento della progettazione della sicurezza per la costruzione dell’opera – dichiarano – è necessario che gli RLST  vengano coinvolti nella fase di stesura del piano di sicurezza e coordinamento.  In questo modo sarà più facile, all’arrivo delle imprese appaltanti e quindi dei lavoratori proseguire il processo di messa in sicurezza del cantiere in ogni sua fase di lavoro. E’ quindi attraverso la partecipazione dei lavoratori, che si potrà migliorare le condizioni di lavoro all’interno dei cantieri e perseguire quell’innalzamento della cultura della sicurezza sul lavoro, che porterà ad una  maggiore tutela di chi lavora”.

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